ROSELLA FORMENTI
Varese

Un modello innovativo per l’autismo: presa in carico a tutto campo da bambini e fino all’età adulta

All’Asst Valle Olona si punta su diagnosi precoce, interventi personalizzati e continuità assistenziale. Nel Dipartimento dedicato, garantita anche l’integrazione tra ambiti sanitario, sociale ed educativo

La psicologa Erika Morandi che dirige le attività cliniche ambulatoriali e riabilitative e la responsabile Mariarosa Ferrario

La psicologa Erika Morandi che dirige le attività cliniche ambulatoriali e riabilitative e la responsabile Mariarosa Ferrario

Busto Arsizio (Varese) – Un modello innovativo di presa in carico delle persone con autismo all’Asst Valle Olona. Diagnosi precoce, interventi personalizzati, continuità assistenziale tra età evolutiva e adulta, integrazione tra ambiti sanitario, sociale, educativo: sono gli aspetti che caratterizzano il Dipartimento di Salute Mentale e delle Dipendenze (Dsmd), diretto da Lara Ferrari, con la collaborazione della responsabile della struttura, Mariarosa Ferrario, e della psicologa Erika Morandi, referente aziendale Autismo e Disabilità, che dirige le attività cliniche ambulatoriali e riabilitative.

Per quanto riguarda l’età evolutiva, spiegano da Asst Valle Olona “importanza fondamentale è rivestita dalla diagnosi precoce svolta dal Nucleo funzionale autismo, composto da un’équipe multidisciplinare che garantisce un percorso di valutazione diagnostica specialistico di secondo livello accurato, basato sulle evidenze scientifiche e su protocolli validati”. L’accesso al nucleo avviene su invio e in stretto raccordo con i poli territoriali del servizio di Neuropsichiatria infantile, dove l’utente effettua il primo accesso e la prima visita e dove avviene la conclusione dell’iter diagnostico, con l’integrazione degli approfondimenti svolti. La forte sinergia con la rete territoriale dei pediatri di libera scelta favorisce l’intercettazione precoce del rischio, garantendo tempi rapidi e accessi mirati.

Ad aprile il Nucleo funzionale autismo ha registrato 111 accessi di minor. Il supporto non si ferma alla diagnosi, ma prosegue con l’accompagnamento alle famiglie e ai caregiver, oltre che con una rete sul territorio. “L’Asst ha sviluppato un modello innovativo di presa in carico per le persone con disturbo dello spettro autistico e le loro famiglie, lungo tutto l’arco della vita – afferma il direttore socio-sanitario John Tremamondo –. Questo approccio pone la persona al centro”. Per garantire continuità, l’equipe di transizione accompagna il passaggio dall’età evolutiva all’età adulta: al 31 marzo l’Ambulatorio autismo adulti ha registrato 117 accessi, attivando 58 Progetti di Vita, con ulteriori 32 accessi solo tra aprile e giugno. La sfida ora è continuare a crescere.