A poche ore dalla celebratissima inaugurazione dell’intero tratto della linea M4 della metropolitana di Milano, domenica mattina il servizio è stato sospeso per circa mezz’ora – e ha continuato a funzionare a singhiozzo per oltre un’ora – a causa un problema tecnico al software Hitachi, l’azienda che ha realizzato diversi sistemi dell’infrastruttura. E dire che appena ieri, il 12 ottobre, il sindaco Beppe Sala e il ministro dei Trasporti Matteo Salvini hanno tagliato il nastro della “blu”, che collega San Cristoforo all’aeroporto di Linate.
Lo stop momentaneo è stato comunicato dall’Azienda trasporti milanesi intorno alle 13 con questo messaggio: “Stiamo lavorando per risolvere un problema tecnico che ci ha costretto a sospendere il servizio. Ci scusiamo. Consultate la mappa per alternative di viaggio”.
Senza parole i tanti milanesi che hanno approfittato del giorno di festa per provare la nuova metropolitana. “Gli addetti ci hanno invitato a prendere gli autobus sostitutivi in piazza Tirana – dice un pensionato al capolinea di San Cristoforo – che però non passano. Una signora ha chiamato il call center di Atm ma le hanno risposto che non sono previsti”. L’azienda, alle 13.30, ha comunicato tramite i suoi canali social che il servizio stava riprendendo ma alle 15, testimoniano alcuni viaggiatori, la metropolitana avanzava ancora lentamente e si segnalavano disagi e disservizi.
Hitachi Rail, proprietaria del programma che ha avuto un malfunzionamento, ha fornito alla città 47 treni di ultima generazione e ha costruito molti dei sistemi della M4, tra cui il sistema di segnalamento, la terza rotaia, le tecnologie di telecomunicazioni, le porte automatiche di banchina, il sistema scada per la supervisione, il controllo e l’acquisizione dati, l’attrezzaggio del deposito e i sistemi di tariffazione e controllo accessi.
La nuova linea sotterranea percorre Milano per intero, da est ad ovest, dall’aeroporto di Linate alla stazione ferroviaria di San Cristoforo passando per il centro città, vale a dire per San Babila o Santa Sofia o Sforza-Policlinico. In tutto 30 minuti di tempo per percorrere i 15,2 chilometri di tracciato scanditi da 21 stazioni. È anche la prima linea d’Italia interamente coperta dalla rete 5G.