MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Impianto rifiuti: "Territorio già degradato"

Il territorio già intasato di impianti e progetti d’impatto e il Comune "che ha già dato", sul progetto di...

Il territorio già intasato di impianti e progetti d’impatto e il Comune "che ha già dato", sul progetto di impianto di trattamento rifiuti di Systema Ambiente, faccia a faccia in Commissione regionale ambiente. Alla riunione, convocata dal presidente Alessandro Cantoni, hanno partecipato commissari, consiglieri, esponenti di Città metropolitana e il sindaco Andrea Fumagalli (nella foto). A portare criticità e perplessità del territorio e del Comune: "Si insiste su un territorio già degradato sul fronte estetico e ambientale e dove già vi sono sistemi già esistenti di recupero e stoccaggio rifiuti". Al Pirellone ieri le relazioni introduttive, gli aggiornamenti sull’iter autorizzativo in corso in conferenza di servizi, e le ragioni del no. O quantomeno della “forte perplessità”. "Nessuno - così nel suo intervento il vicepresidente dell’assise Riccardo Pase - mette in dubbio l’utilità di impianti di questo genere. In questo caso però non si può prescindere dal contesto: un territorio che ha già dato, dove vi sono discariche, impianti di biogas, cave e un termovalorizzatore".

Sul tema del "già dato" si muove il no bipartisan inzaghese. Il terzo lotto di discarica andrà ad esaurimento e chiusura nel 2026. L’ipotesi di un nuovo impianto agita lo spettro di una "convivenza con il pattume" che si mirava ad archiviare. Un’ipotesi di ampliamento del lotto c’era peraltro stata presentata due anni fa e poi bocciata per il "fattore di pressione", il paramento fra territorio e rifiuto, che a Inzago è già il doppio rispetto a quanto previsto da normativa regionale. Il progetto d’impianto, sorta di piano "B" dell’operatore era arrivato l’anno successivo. M.A.