REDAZIONE MILANO

Maxi furto in hotel, ladro in manette

Gli auricolari per tenersi in contatto prima del colpo. Il bersaglio individuato nella hall dell’albergo e monitorato passo dopo passo....

Gli auricolari per tenersi in contatto prima del colpo. Il bersaglio individuato nella hall dell’albergo e monitorato passo dopo passo....

Gli auricolari per tenersi in contatto prima del colpo. Il bersaglio individuato nella hall dell’albergo e monitorato passo dopo passo....

Gli auricolari per tenersi in contatto prima del colpo. Il bersaglio individuato nella hall dell’albergo e monitorato passo dopo passo. Poi il cenno d’intesa, il furto e la fuga. Il blitz è andato in scena ieri mattina al Westin Palace: uno dei ladri è stato bloccato dall’addetto alla sicurezza e arrestato dai ghisa, mentre il complice è riuscito a scappare con un bottino di 605mila euro. Sì, perché l’uomo ancora ricercato, un diciannovenne marocchino riconosciuto dagli investigatori nelle immagini delle telecamere come il borseggiatore seriale controllato l’ultima volta il 7 maggio in via Foscolo angolo corso Vittorio Emanuele, è riuscito a sparire nel nulla con quattro orologi Richard Mille del valore di 150mila euro l’uno, due portafogli da mille euro e 600 dollari in contanti. In manette è finito invece Yanic Amroune, sedicente ventiseienne nato in Francia.

La ricostruzione del raid ci riporta alle 11.10: siamo nella hall del cinque stelle di piazza Repubblica. Su un divanetto è seduto un avvocato americano in vacanza in città: con sé ha uno zaino nero marca Tom Ford, che custodisce anche l’astuccio con i cronografi di lusso. La direttrice dell’albergo si accorge della strana presenza di Amroune e contatta gli agenti in borghese del Nucleo reati predatori, guidati dal comandante Gianluca Mirabelli. Qualche secondo dopo, entra il complice, che prende lo zaino e scappa. Il ventiseienne lo segue, ma viene bloccato dal vigilante dell’albergo.

È in quel momento che arrivano i ghisa, che prendono in consegna Amroune e poi iniziano a visionare le immagini delle telecamere di videosorveglianza: i filmati mostrano l’ingresso dei due ladri e il furto dello zaino subìto dal legale nativo di Houston, che in quel momento stava effettuando il check out al banco della reception. Il derubato dice ai vigili che nello zaino c’erano pure un paio di airpods: il gps manda segnali da via Tenca, ma l’immediato intervento di un’altra pattuglia della polizia locale non si conclude con la cattura del fuggitivo. Questione di tempo, l’impressione: l’obiettivo dei ghisa è quello di rintracciare il secondo ladro prima che riesca a piazzare il tesoro a cinque zeri che si è ritrovato tra le mani.

Nicola Palma