SERENA CURCI
Cronaca

La corsa infinita di Ivana Di Martino: dieci maratone in dieci giorni a 55 anni per salvare la “grande bellezza”

“Le piccole rivoluzioni partono da noi”. Da Milano fino a Roma, 421 chilometri affiancata da Legambiente

Ivana Di Martino

Ivana Di Martino

MILANO – Una maratona può salvare il mondo. Ed è con questo spirito che la runner Ivana Di Martino ha scelto di allacciare le sue scarpette da corsa e mettersi in viaggio, in barba all’acido lattico e ai dislivelli, per percorrere l’Italia una falcata alla volta. La sua impresa, intitolata “Infinita Bellezza”, non nasce come semplice sfida individuale, ma mira a coinvolgere la collettività, sensibilizzando i cittadini sul tema della sostenibilità ambientale.

Ogni tappa del suo viaggio non è casuale, anzi porta con sé un significato unico: da Torino a Verona, fino a Gubbio, ogni città toccata dall’atleta è uno spazio in cui la bellezza dei luoghi e il rischio che essi vengano deturpati per mano dell’uomo sono legati a doppio filo. Durante la sua maratona, Di Martino attraverserà i paesaggi pittoreschi disseminati in giro per l’Italia, gli scorci che conservano il fascino di un tempo, gli spazi che ancora possono essere salvati. Un progetto, quello della runner milanese, patrocinato dal Comune di Milano, dal ministero dell’Ambiente, delle Imprese e del Made In Italy, che affiancherà l’iniziativa di Legambiente “Puliamo il Mondo“, il più grande evento di volontariato ambientale globale. A 55 anni, Di Martino non ha nessuna voglia di appendere le scarpe da corsa al chiodo, anzi ha scelto di lottare per il clima e di usare la sua più grande passione come cassa di risonanza. E così, il 12 settembre partirà da Milano pronta a consumare le suole: 10 maratone in 10 giorni, oltre 421 chilometri, sprint verso Roma. La fatica, il sudore e le lunghe distanze non la spaventano: ha udito il grido della Terra e ha scelto di correre in soccorso.

Di Martino, cosa unisce corsa e salvaguardia ambientale?

“Per me la corsa è molto più di uno sport, è un mezzo per lanciare un messaggio: è ora di agire tutti per salvare il pianeta. La mia è una disciplina senza fronzoli, bastano un paio di scarpette e costanza, per questo la praticano in tanti. Ecco, a tutti coloro che corrono sarà capitato almeno una volta di incappare in zone colme di rifiuti o di allenarsi nelle metropoli e avvertire il peso dello smog sul petto. A loro rivolgo una domanda: vogliamo mettere a repentaglio la bellezza delle nostre città?”.

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Perché ha scelto di partire proprio da Milano?

“Perché Milano mi ha accolta. Pian piano le sue vie sono diventate luoghi pregni di ricordi; penso al Naviglio, dove spesso mi alleno e raccolgo i pensieri. Ho scelto di partire dalla città che per me, ora, significa casa”.

Questa per lei non è la prima corsa “estrema”: come si prepara per questi viaggi?

“Questa sarà la mia ottava maratona estrema: la più impegnativa è stata la Milano–Bruxelles. Ecco, quell’impresa ha richiesto mesi e mesi di preparazione. Il viaggio che comincerò il 12 settembre non sarà una competizione contro qualcuno ma per l’ambiente; per questa ragione non sarà necessario intensificare i miei allenamenti, alla fine corro già 150 chilometri a settimana. Ma oltre al corpo, è importante allenare la mente. Spesso vivo momenti di crisi sul finale e l’unico rimedio è “l’aiuto da casa“: dopo una telefonata alla mia famiglia mi sento pronta per lo sprint decisivo”.

Legambiente ha organizzato diverse attività per la salvaguardia ambientale che avranno luogo proprio durante la sua impresa. Lo sforzo collettivo può davvero produrre un cambiamento?

“Le piccole rivoluzioni partono da noi. Può sembrare una frase banale, ma ogni nostra piccola scelta mette in moto un cambiamento. Voglio vedere la mia impresa come una grande festa a cui tutti possono partecipare; durante questi giorni ci saranno molte persone che, con Legambiente, puliranno parchi, strade e spiagge e poi, mentre correrò, mi seguirà in bici un abitante del posto che racconterà le bellezze del territorio che stiamo attraversando”.

Perché ha scelto di mostrare e raccontare i luoghi belli che incontrerà durante la sua maratona?

“Perché spesso la bellezza viene data per scontata. Durante le mie corse ho visto paesaggi splendidi deturpati dall’uomo, scorci mozzafiato trasformati in discariche a cielo aperto. Durante la mia corsa voglio mostrare tutto ciò che di bello l’Italia ha da offrire, i territori per cui dobbiamo lottare a ogni costo”.

Di Martino, lei per cosa corre? “Corro per portare un messaggio: ognuno di noi è una goccia, ma insieme possiamo salvare il mare intero”.