MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Maltempo e treno in tilt per un guasto alla linea elettrica: Milano è un miraggio. La rabbia dei pendolari

C’è chi ha mancato la prima lezione in università e chi un appuntamento di lavoro: “Dopo il covid la situazione è peggiorata, possibile che ci siano sempre disservizi?”

Una giornata di ordinari disagi per i pendolari alle prese con maltempo e treni guasti

Una giornata di ordinari disagi per i pendolari alle prese con maltempo e treni guasti

C'è chi è arrivato in ritardo il primo giorno di università. Chi ha dovuto rinunciare a impegni di lavoro o prendere mezzi alternativi per raggiungere Milano, che stamattina sembrava un miraggio per i pendolari in arrivo da Saronno e dal Comasco a causa di un guasto alla linea elettrica nella stazione di Garbagnate Milanese che ha bloccato i convogli provocando soppressioni e ritardi; cancellati pure diversi Malpensa Express da e per l'aeroporto.

E il maltempo, con pioggia ininterrotta, ha amplificato i disagi. "Alle 8.10 sarei dovuta essere in università, al San Raffaele, per il mio primo giorno di lezione alla Facoltà di Psicologia. Peccato che alle 8.10 fossi bloccata a Malnate, su un treno che è rimasto fermo più di mezz'ora" racconta la diciottenne Rebecca Pavone.

Nicola Storace, 59enne, partito da Cittiglio nel Varesotto è dovuto invece scendere dal treno a Varese e cambiare linea per poter raggiungere Milano. "Alla fine sono arrivato con quasi un'ora di ritardo a Porta Garibaldi. Io faccio il pendolare da 10 anni: tra scioperi e guasti, ogni settimana ci sono problemi. Quando piove, poi, è ancora peggio". Ha i nervi a fior di pelle anche Margherita Mantovani, 19enne, studentessa di Economia: "L'abbonamento mensile mi costa 45 euro. Possibile che ci siano sempre disservizi? Dopo il periodo Covid ‐ segnala - la situazione è peggiorata". E racconta la sua disavventura di oggi: "Questa mattina i treni da Garbagnate sono stati soppressi per un guasto. Quindi ho dovuto prendere due pullman e la metropolitana per arrivare a Milano. È stato un viaggio da incubo di 3 ore".

Ad Alfonso Modica, agente di commercio di 67 anni, è andata meglio: "Solo pochi minuti di ritardo da Mariano Comense. Ma io di solito mi muovo in macchina... Ho scelto proprio il giorno giusto per prendere il treno".