
Polemiche nel Milanese
San Giuliano Milanese (Milano) – Lepri e nutrie abbattute a colpi di fucile dalla polizia provinciale. Quanto accaduto nella sera del 22 agosto al Parco dei Giganti di San Giuliano, nella frazione di Zivido, non smette di far discutere. Nel mirino le modalità adottate per liberare l’area verde dalla fauna selvatica che, specie negli ultimi tempi, vi ha prolificato oltre misura. Una pratica, quella di aprire il fuoco, che, per quanto lecita, ha risvolti cruenti e ha spaventato i cittadini: è quanto viene contestato da più parti. Il parco è stato preventivamente chiuso al pubblico ed è rimasto presidiato per tutta la durata dell’operazione, ma gli spari sono stati avvertiti dai residenti della zona e più di una persona, ignara di quanto stesse accadendo, si è allarmata, pensando a situazioni di potenziale pericolo. Il Comune ha diramato una nota per rassicurare gli animi, senza tuttavia spiegare i dettagli dell’operazione.
La comunicazione, inoltre, è stata diffusa quando l’intervento era già in corso. Dopo che i social del Comune e del sindaco Marco Segala sono stati inondati di commenti, sull’episodio ha preso posizione anche la sezione locale del Partito democratico. “Perché i cittadini non sono stati preventivamente informati? - chiedono i Dem -. Nei post ufficiali del Comune e del sindaco si è parlato genericamente di “chiusura del parco”, senza dire che dentro c’erano i fucili. Possibile che in un’operazione di questa portata, dal forte impatto emotivo, la comunicazione sia stata considerata superflua? La trasparenza non è un optional”. Il Pd si domanda inoltre se siano state prese in esame delle procedure di contenimento alternative, “più compatibili con la sensibilità della comunità”. A distanza di giorni, dunque, l’episodio continua a essere oggetto di dibattito.
Lepri e nutrie sono considerate specie invasive anche perché scavano cunicoli nel terreno, minandone la stabilità. Nel Sud Milano, e non solo, sono numerose le aree interessate da questa dinamica. La presenza di conigli selvatici è stata segnalata più volte nel cimitero di Melegnano dove, nel tempo, alcune sepolture sono state danneggiate. In passato la questione è stata anche oggetto di una raccolta di firme, mentre le operazioni di cattura organizzate col supporto di furetti addestrati non sono risultate del tutto efficaci.