
Il presidente del comitato Sì Meazza Luigi Corbani, già vicesindaco
Sopravviverà l’affare San Siro alla tempesta che si è abbattuta su Palazzo Marino? Il Tar ha respinto la nostra richiesta di sospensiva, e quindi si andrà al giudizio di merito. Appare quindi fuori luogo parlare di via libera alla compravendita e alla demolizione di San Siro.
Per Luigi Corbani, già vicesindaco di Milano con il Pci negli anni Ottanta e ora presidente del comitato Sì Meazza, la partita non è chiusa. Anche perché "quelli delle “mani su San Siro” farebbero bene a chiedersi se dal punto di vista politico e amministrativo rimarrà ancora in piedi l’affare San Siro dopo la tempesta giudiziaria che si è abbattuta su Palazzo Marino".
Tra i banchi del Comune, i consiglieri di Europa Verde Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara chiedono di "fermare la vendita" alla luce delle inchieste. "Ora – rimarca Carlo Monguzzi, dello stesso partito – la politica non scappi più. Giovedì venga finalmente in aula il sindaco a riferire. E si fermi quella schifezza della vendita di San Siro".
Per Silvia Sardone, vicesegretario della Lega e consigliera in Comune, "la sensazione è che la giunta sia arrivata al capolinea. Non sono solo le inchieste a limitare il futuro della città ma l’incapacità sempre più evidente dell’amministrazione: basti guardare il caos sullo stadio di San Siro, con anni persi e una gestione indecente".
M.V.