
Gabriele Corsello, 17 anni, si è diplomato al classico Setti Carrato
Milano, 8 luglio 2025 – Quest’anno solo tre maturandi - su 24.949 in tutto, tra Milano e hinterland - si sono diplomati un anno prima perché "anticipatari per merito". Tra loro c’è Gabriele Corsello, 17 anni, che non solo è riuscito nell’impresa - studiando parallelamente il programma di quarta e di quinta superiore - ma chiude gli esami di Stato al liceo classico Setti Carraro con il cento, meritandosi pure la lode.
Perché ha deciso di giocare d’anticipo?
"Perché oltre al liceo classico sto concludendo il triennio al Conservatorio di Milano, studio pianoforte. È impegnativo portare avanti entrambi: andavo al Setti Carraro al mattino, al Conservatorio la sera e studiavo di notte. Ma era sempre più complicato. Così ho pensato di concentrarmi sulla scuola e di diplomarmi un anno prima per dedicarmi da settembre alla musica".
Perché ha scelto il classico?
"Perché alle medie mi appassionava l’etimologia delle parole, molte provengono dal greco e dal latino, mi interessava arrivare alla radice di tutto. Dopo avere cominciato in un’altra scuola mi sono trasferito al Setti Carraro dove mi sono trovato benissimo. Tutti i giorni arrivavo da Paderno Dugnano, dove abito".
Qual è l’aspetto più complicato nell’unire quarta e quinta?
"Il secondo quadrimestre è stato davvero tosto, non ho potuto distrarmi troppo perché per potere essere ammesso agli esami come anticipatario per merito non puoi sgarrare con la media in tutte le materie, devi avere minimo 8. Ed è stato un bell’esercizio mentale: in filosofia ho dovuto anticipare alcuni autori che si fanno alla fine della quarta come Kant altrimenti come si fa a capire Fichte, Schelling ed Hegel?"
Come ha affrontato la maturità?
"Ho cominciato con il tema su Pasolini, che mi è piaciuto molto e mi ha permesso di parlare di musica e natura. La traduzione di Cicerone filosofo era fattibile e per l’orale ho cominciato con il quadro impressionista ‘Levar del sole’ di Monet e sono arrivato a parlare di Schopenhauer, Darwin".
A chi dedica questo bel cento con lode?
"Fino all’anno scorso ho avuto un animale domestico un po’ particolare, una piccioncina di nome Grey. Abito al quarto piano, veniva sempre ad ascoltarmi quando suonavo il piano insieme al suo compagno Brown, che c’è ancora. Grey è stata una salvezza per me, anche nel periodo del lockdown. Mi manca la sua presenza, è stata il mio primo pubblico".
Dove vede il suo futuro, ora?
"Non posso immaginare la mia vita senza musica. Mi diplomerò in conservatorio e continuerò a studiarla, anche se so che sarà complesso vivere di musica, proverò in Italia e anche all’estero. E intanto penso di iscrivermi a Giurisprudenza: bisogna avere sempre un piano B. E mi piace la figura dell’avvocato che difende i diritti".