MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Arrestati i pirati della strada che hanno ucciso Cecilia De Astis: sono quattro minorenni, hanno dagli 11 ai 13 anni

La polizia locale ha fermato i responsabili della morte della donna di 71 anni. Quattro bambini, rintracciati in un campo rom grazie alle magliette che indossavano, che erano fuggiti dopo lo schianto mortale: a causa dell’età non potranno essere imputati. Salvini: “Sgombero subito”

Arrestati i pirati della strada che hanno ucciso Cecilia De Astis: sono quattro minorenni, hanno dagli 11 ai 13 anni

Milano, 12 agosto 2025  – Sono stati fermati dalla polizia locale di Milano i quattro presunti responsabili dell’investimento che lunedì ha causato la morte di Cecilia De Astis, 71 anni, in via Saponaro al quartiere Gratosoglio, a Milano. Si tratta di tre bambini di 11, 12 e 13 anni e una bambina di 11 anni, due di loro loro sono fratelli. Sono stati trovati in un accampamento abusivo in via Salvanesco, alla periferia di Milano. Nessuno di loro aveva documenti addosso, ma la polizia ha accertato che sono tutti di origine bosniaca e che alla guida c’era il tredicenne.

La Citroen che ha investito Cecilia De Astis (a destra) era guidata da un ragazzino di meno di 14 anni
La Citroen che ha investito Cecilia De Astis (a destra) era guidata da un ragazzino di meno di 14 anni

Testimoni e telecamere

Dopo aver investito e ucciso la 71enne, quattro giovanissimi erano stati visti scendere dall’auto e fuggire a piedi. Subito erano partite le indagini per rintracciarli: erano stati ascoltati testimoni e visionate le telecamere di sorveglianza della zona, che sarebbero state fondamentali per identificare i quattro presunti responsabili. Le magliette indossate da alcuni dei responsabili hanno consentito di risalire al negozio dove sono state acquistate, il cui impianto di videosorveglianza ha restituito immagini più dettagliate. L’impegno della Polizia locale e la conoscenza del territorio, dovuta al costante monitoraggio da parte degli agenti, ha permesso a quel punto di identificare i responsabili che sono stati poi rintracciati questa mattina alle 7 in un’area privata in via Selvanesco. Il pubblico ministero di Milano Enrico Pavone aveva subito aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso

I quattro fermati

I ragazzini sono stati rintracciati in un accampamento di via Selvanesco. Uno è nato a Milano e ha 11 anni (compirà i 12 a ottobre), un altro ne ha 13 ed è nato sempre a Milano, il terzo è nato a Torino e ne ha 12. La ragazzina è nata a Vizzolo Predabissi e ha 11 anni. Anche se due sono figli di una stessa madre, le tre famiglie non sono imparentate tra loro.

Della loro posizione si occuperà la Procura dei Minori di Milano anche se i quattro non sono imputabili, non avendo ancora 14 anni. Per l’ordinamento giuridico italiano, i bambini sono per definizione incapaci di intendere e volere: si ritiene infatti che non abbiano ancora sviluppato la maturità necessaria per comprendere appieno le conseguenze delle loro azioni. Diverso è il caso per i minori di età compresa tra 14 e 18 anni, che in alcuni casi, a discrezione del giudice, possono essere imputati.

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L’incidente

L’investimento si è consumato lunedì qualche minuto prima di mezzogiorno. Cecilia, che aveva compiuto 71 anni lo scorso 21 giugno, era appena uscita dalla mensa dei “Fratelli di San Francesco” in via Saponaro quando è stata travolta da una Citroen DS4 bianca che correva a tutta velocità.

Secondo la ricostruzione della Polizia Locale, guidata dal comandante Gianluca Mirabelli, l’auto percorreva via Saponaro verso il centro città quando il ragazzino alla guida ha perso il controllo dopo una curva. Il veicolo è finito fuori strada, invadendo l’area verde oltre il cordolo che separa la carreggiata dalla sede tranviaria. Cecilia si trovava proprio in quel punto ed è stata presa in pieno, sbalzata di alcuni metri. È morta poco dopo l’arrivo all’ospedale Niguarda.

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La fuga

Immediatamente dopo l’impatto, i quattro occupanti dell’auto avevano abbandonato il veicolo ed erano fuggiti a piedi. “Due si sono messi a correre nei campi e altri due verso il campo nomadi di via Chiesa Rossa”, aveva riferito un testimone. L’auto, semi-distrutta, è rimasta sulla carreggiata dopo essere finita contro un cartello stradale.

I rilievi della polizia locale in via Saponaro, al Gratosoglio, dove una donna di 71 anni è morta dopo essere stato investita da un pirata della strada
I rilievi della polizia locale in via Saponaro, al Gratosoglio, dove una donna di 71 anni è morta dopo essere stato investita da un pirata della strada

L’auto rubata e le accuse

La Citroen aveva targa francese ed è risultata rubata il giorno precedente a dei ventenni arrivati in visita a Milano da Strasburgo. I turisti si erano accorti del furto domenica sera, quando sono tornati nel bed & breakfast della periferia sud dove alloggiavano. Paradossalmente, lunedì erano su un tram diretto in centro quando hanno notato la loro auto in via Saponaro, proprio dove si è poi consumata la tragedia.

La vittima

Cecilia De Astis era originaria di Ruvo di Puglia, vicino Bari, ma abitava al Gratosoglio da 40 anni. Vedova da 15 anni, lascia due figli, uno dei quali infermiere all’Humanitas. In pensione, aveva lavorato per anni come operaia tessile all’ex Cotonificio Cederna, storica fabbrica del quartiere. “Cecilia era una brava donna, nella vita aveva sofferto molto, aveva perso anche il marito, non si può morire così”, ha detto una residente di Gratosoglio, in lacrime.

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La Lega: “Sgomberare il campo rom”

Il caso è stato commentato da Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e segretario della Lega, che scritto su X: “Cecilia, 71enne milanese, stava camminando nel quartiere Gratosoglio a Milano in una calda giornata di agosto. È stata travolta e uccisa da un’auto pirata, RUBATA e guidata, come riportano le cronache, da QUATTRO MINORENNI ROM. Pare di neanche dieci anni! Se quanto riportato i giornali rispondesse al vero, sarebbe pazzesco. Campo ROM da sgomberare subito, e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze, pseudo “genitori” da arrestare e patria potestà da annullare. Sindaco Sala e sinistre, ci siete??? Una preghiera per la povera Cecilia”. 

Anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha scritto che questa “assurda” tragedia “non può rimanere impunita” perché, aggiunge, “non è un ‘incidente’, è il frutto di una catena di illegalità, arroganza e impunità che parte da lontano e che non può più essere tollerata”.

“Il Modello Milano del sindaco Sala mostra i suoi limiti proprio in queste drammatiche dinamiche: criminalità infantile, insediamenti abusivi e totale assenza di controllo”, ha commentato invece il segretario milanese di Fratelli d’Italia Simone Orlandi che a nome del partito ha chiesto “lo sgombero immediato e definitivo di tutti gli accampamenti abusivi in città”.