MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Cecilia De Astis investita e uccisa da un’auto pirata (e rubata) in via Saponaro: caccia a quattro ragazzini in fuga a piedi

Milano, quando è stata falciata, la 71enne si trovava in un’area verde. I giovani – tre maschi e una femmina - a bordo della macchina, sono scappati dopo lo schianto

Cecilia De Astis investita e uccisa da un’auto pirata (e rubata) in via Saponaro: caccia a quattro ragazzini in fuga a piedi

Milano – Travolta e uccisa da un’auto pirata a bordo della quale c’erano quattro ragazzini, fuggiti dopo l’incidente. Così ha perso la vita Cecilia De Astis, che aveva compiuto 71 anni lo scorso 21 giugno.

Cecilia De Astis e l'auto che l'ha investita e uccisa in via Saponaro a Milano
Cecilia De Astis e l'auto che l'ha investita e uccisa in via Saponaro a Milano

Lo schianto mortale risale a qualche minuto prima di mezzogiorno: in via Saponaro, quartiere popolare Gratosoglio, all’estrema periferia sud della città, una Citroen Ds4 bianca corre a tutta velocità e perde il controllo appena dopo una curva. In quel momento la donna è lì, nella traiettoria del bolide, e viene presa in pieno. È morta poco dopo l’arrivo all’ospedale Niguarda.

I quattro a bordo intanto abbandonano l’auto e scappano a piedi, “due si sono messi a correre nei campi e altri due verso il campo nomadi di via Chiesa Rossa”, riferisce un testimone. Lasciando l’auto sulla carreggiata, semi-distrutta.

Un mezzo dalla targa francese che dagli accertamenti risulterà essere stato rubato il giorno precedente a dei ventenni arrivati in visita a Milano da Strasburgo.

I quattro, giovanissimi, tre maschi e una femmina con tutta probabilità minorenni, sono al momento ricercati dalla polizia locale. Stando a quanto risulta al Giorno la 71enne era appena uscita dalla mensa di via Saponaro 40 gestita dai “Fratelli di San Francesco“ (“non era una assidua frequentatrice, veniva qui ogni tanto – riferisce un responsabile – e oggi era arrivata alle 11.30) e con tutta probabilità stava tornando a casa sua in via Gratosoglio, a circa un chilometro e mezzo di distanza. Un tratto che avrebbe potuto percorrere a piedi o in tram, la cui fermata è proprio di fronte alla struttura.

Il punto di via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio di Milano, dove è stata investita e uccisa Cecilia De Astis
Il punto di via Saponaro, nel quartiere Gratosoglio di Milano, dove è stata investita e uccisa Cecilia De Astis

Secondo una prima ricostruzione degli agenti della polizia locale guidati dal comandante Gianluca Mirabelli, la Citroen stava percorrendo via Saponaro verso il centro città quando la persona al volante ha perso il controllo finendo fuori strada e invadendo l’area verde oltre il cordolo che separa la carreggiata dalla sede tranviaria. In questo punto c’era la signora De Astis, che è stata investita e sbalzata di alcuni metri. L’auto ha poi finito la corsa contro un cartello stradale ed è stata abbandonata dai quattro occupanti.

“Gli operatori della mensa si sono avvicinati alla signora e hanno subito chiamato i soccorsi”, fanno sapere dalla struttura di via Saponaro. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118 con un’automedica e un’ambulanza. Ma le condizioni della donna erano disperate. I rilievi della polizia locale sono durati ore.

Adesso gli investigatori sono alla ricerca del conducente e dei tre passeggeri fuggiti a piedi. I quattro sarebbero ragazzini, forse addirittura minorenni. Il pm di Milano Enrico Pavone ha aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso.

L’auto con cui hanno investito la 71enne è stata rubata domenica sera. È di un turista francese di vent’anni arrivato a Milano per trascorrere alcuni giorni di vacanza con altri tre amici. I giovani si sono accorti del furto quando sono tornati domenica sera nel B&b in cui alloggiavano, sempre nella periferia sud. Ieri erano sul tram in direzione centro quando hanno notato la loro auto, di cui avevano denunciato il furto, in via Saponaro. Poi hanno saputo della tragedia.

Adesso il quartiere è in lutto per la morte di Cecilia De Astis. Originaria di Ruvo di Puglia, vicino Bari, abitava a Gratosoglio da 40 anni. “Una persona di cuore, che aveva sofferto tanto. Quindici anni fa era rimasta vedova”, dice chi la conosceva. Madre di due figli, di cui uno infermiere, amava passeggiare ed era legatissima alla sorella, anche lei residente nella zona. “Andava a mangiare ogni tanto alla mensa di via Saponaro per non stare sola. Alcuni familiari l’avevano invitata a trascorrere agosto in Puglia ma lei aveva preferito restare a Milano”. In pensione, aveva lavorato per anni all’ex Cotonificio Cederna, sempre a Gratosoglio.