
L’Ifantria americana, ribattezzata “gatta pelosa“, avvistata nei parchi
San Donato Milanese (Milano), 9 settembre 2025 – Quei bruchi sugli alberi, che formano tra i rami dei reticoli simili a ragnatele. Da San Donato a Peschiera Borromeo, da Segrate a Corsico, da parte degli enti locali proseguono le campagne d’informazione per spiegare alla cittadinanza, messa in allerta dalla presenza quanto mai massiccia di questi insetti, che quello delle “gatte pelose”, come vengono chiamate nel linguaggio comune, è un fenomeno innocuo, che non compromette lo sviluppo delle piante ed è destinato a risolversi in maniera naturale, nel giro di alcune settimane.
I bruchi presenti in questo periodo su numerosi alberi, sia nei parchi pubblici che nei giardini condominiali e privati, sono quelli dell’ifrantia americana, “che non deve essere confusa con la processionaria – spiega il Comune di San Donato in una nota -. Le larve non sono urticanti, non provocano reazioni cutanee e non rappresentano alcun pericolo né per le persone, né per gli animali domestici. Secondo le indicazioni del servizio fitosanitario regionale, il picco dell’attività trofica dell’insetto è stato raggiunto a metà agosto e, in questa fase, non è consigliabile alcun trattamento insetticida poiché risulterebbe inefficace”.
“La presenza delle larve, seppur appariscente, è un fenomeno naturale e transitorio, che tenderà ad attenuarsi spontaneamente nel giro di poche settimane – proseguono dal Comune -. Può accadere che, nei casi di particolare diffusione, gli insetti migrino verso le abitazioni. In queste circostanze è possibile intervenire con insetticidi di libera vendita, facendo comunque attenzione a un utilizzo corretto e mirato. Va ricordato che la rimozione delle ragnatele tramite potature non è consentita in questo periodo dell’anno: la normativa vigente vieta infatti queste operazioni fino alla metà di ottobre”.
In alcune situazioni, come nel caso dei gelsi del parco Natura di Cesano Boscone, si è reso necessario procedere con una disinfestazione eseguita in collaborazione con Ersaf, l’ente regionale per l’agricoltura e le foreste. I Comuni continueranno a tenere monitorata la situazione nelle aree pubbliche, in accordo anche con le società che hanno in carico la gestione del verde.