
Un gelso infestato dai bruchi (StudioSally)
Casorezzo (Milano), 14 ottobre 2015 - I primi effetti dei mutamenti climatici globali non si vedono solo dalla colonnina di mercurio, ma anche da indicatori molto più immediati e fastidiosi. Vere e proprie invasioni di insetti, infatti, stanno caratterizzando il Magentino in queste prime, calde settimane d’autunno. Tra Casorezzo e Arluno il problema è costituito soprattutto dalle cimici (varietà marrone, non verde) che infestano piante, muri ed edifici e sembrano immuni a qualunque tentativo di difesa chimica, mentre ad Ossona l’emergenza riguarda le cosiddette gatte pelose.
Che si tratti di processionaria – un parassita molto pericoloso per bambini e piccoli animali – o di più innocui millepiedi non è dato saperlo, perché l’Ufficio tecnico del Comune, interpellato, non ha rilasciato ulteriori dettagli. Quel che è certo è che i bruchi hanno invaso prima un secolare gelso in via Padre Pio, a pochi metri dalla piazza centrale, e un altro albero della stessa specie in via Cervino. In via Padre Pio, in particolare, sembra che i millepiedi siano migrati nella vicina via IV Novembre infestando altre piante.
«Il gelso centenario è infestato da maggio – spiegano i residenti di via Padre Pio – abbiamo chiesto da allora un intervento per tutelare sia l’albero, che è storico, sia le nostre case. Da allora sono state fatte diverse disinfestazioni, nessuna delle quale è stata veramente efficace. Ieri mattina, finalmente, il Comune ha fatto potare i rami del gelso, ma che fatica ottenere ascolto dal municipio. Il nostro timore, ora, è scoprire che in tutti questi mesi altre piante della zona siano state colpite da questo parassita».
Con la potatura, intanto, i millepiedi sono stati privati delle foglie di cui si cibavano: fino a pochi giorni fa, infatti, il gelso emetteva un rumore inquietante, simile al suono della pioggia cadente e dovuto al masticare dei bruchi e alle loro secrezioni. Una scena veramente triste, se si considera la storia di quella particolare pianta e dei gelsi in generale nell’economia lombarda come protagonisti nella produzione della seta. Altre infestazioni di processionaria non sono state registrate nei Comuni limitrofi, e nemmeno nell’ambito del Parco del Ticino: si tratta, comunque, di un fenomeno stagionale e che non desta grande allarmismo se prontamente circoscritto.
di Camilla Garavaglia