REDAZIONE MILANO

Il delitto senza motivo. La perizia sul killer: "Sfogai la mia rabbia"

Le misure al Pirellone: aumentiamo fondi e tutele

L’intervento della polizia nella palazzina in via Verro dopo l’omicidio della donna di 82 anni lo scorso 14 maggio

L’intervento della polizia nella palazzina in via Verro dopo l’omicidio della donna di 82 anni lo scorso 14 maggio

Il Tribunale per i minorenni ha disposto una perizia psichiatrica sul 15enne che il 14 maggio uccise l’82enne Teresa Emma Meneghetti, aggredendola nella sua casa in via Verro 46, nello stesso condominio dove in passato il ragazzo viveva con la madre. Accertamenti per valutare la capacità di intendere e di volere dell’adolescente, che nel primo interrogatorio in Questura aveva reso dichiarazioni choc avanti agli agenti e al pmPietro Moscianesi Santori: "Le persone sono contro di me e mi sono sfogato su di lei". Un ragazzo, M.S., che ha ucciso senza motivo, ha strangolato la signora e l’ha colpita con una lampada a forma di pietra, arma casuale afferrata nell’appartamento. Poi è tornato nella casa dove viveva con la madre, in zona Vigentino, e le ha raccontato tutto. Sempre nel primo interrogatorio aveva spiegato di essere "scappato di casa" e di aver "chiesto aiuto alla signora Teresa", attendendo il suo rientro nell’appartamento del condominio dove in passato aveva vissuto anche lui, per poi suonare il campanello. Ha parlato di una rabbia generata dalla sensazione che tutti ce l’avessero con lui: "I miei compagni di scuola parlano male di me. Anche gli insegnanti. Ho avuto attacchi di rabbia, ma è la prima volta che mi succede così".

Da quel giorno la vita della famiglia di Terry è sconvolta, ed è iniziata una battaglia per ottenere un cambio di passo nell’assistenza ai parenti delle vittime di reati violenti. A livello politico, nei giorni scorsi, in occasione della discussione al Pirellone sull’assestamento al bilancio 2025–2027, la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina ha presentato due distinti ordini del giorno per impegnare la Regione Lombardia ad adottare misure concrete. Il primo mira a garantire la copertura delle spese legali per gli orfani delle vittime di femminicidio, attraverso il patrocinio nei procedimenti penali e l’incremento del contributo una tantum oggi previsto dalla normativa regionale.

Il secondo odg propone di destinare risorse ai familiari delle vittime di omicidio volontario compiuto nell’ambito di azioni criminali, prevedendo un contributo per l’assistenza legale e tecnica nei procedimenti giudiziari e per affrontare le difficoltà economiche che spesso derivano dal decesso. Un intervento che si affianca a quanto previsto a livello statale, colmando almeno in parte le lacune di un indennizzo spesso insufficiente e vincolato a procedure complesse. Silvia Bindella, la figlia di Teresa Meneghetti, ha incontrato nei giorni scorsi anche il leader della Lega e ministro Matteo Salvini, a margine di un’iniziativa a Milano. Salvini, il 31 luglio, ha sostenuto la necessità di "equiparare l’episodio delittuoso del minore a quello del maggiorenne", perché "oggi un sedicenne è molto più maturo di un tempo". Una proposta seguita da polemiche, sollevate oltre che dall’opposizione anche dai garanti dei detenuti e da associazioni.

Andrea Gianni