MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Confessione in psichiatria: "Ho ucciso i miei genitori"

Portoghese di 29 anni ha aggredito in patria madre e padre (che si sono salvati). Fuga a Milano e ricovero al Niguarda. Ricercato in Europa, è stato arrestato . .

L’arresto dell’uomo accusato di tentato omicidio è avvenuto all’ospedale Niguarda

L’arresto dell’uomo accusato di tentato omicidio è avvenuto all’ospedale Niguarda

di Nicola Palma e Marianna Vazzana

"Ho ucciso i miei genitori". La confessione da far gelare il sangue è stata raccolta dai medici del Niguarda. Le parole pronunciate da Luis Carlos Ferreira Henriques hanno fatto scattare l’allarme alle forze dell’ordine e così è venuta a galla la verità: il ventinovenne portoghese aveva tentato di assassinare madre e padre in patria. Un piano non riuscito, ma forse lui era convinto del contrario. Dopo l’intervento dei poliziotti del commissariato Greco-Turro guidati da Lorena Di Ballo, che hanno accertato i fatti, nei suoi confronti è stato emesso un mandato d’arresto europeo. Così il ventinovenne è stato arrestato per duplice tentato omicidio aggravato e lesioni personali volontarie aggravate.

Il giovane si è confidato con il medico psichiatra del Niguarda lo scorso 23 luglio, ed era in quell’ospedale da tredici giorni. Perché è a Milano? E da quando? Le prime tracce della sua presenza risalgono al 9 luglio, quando si era presentato al Fatebenefratelli. Il giorno dopo, il trasferimento al Niguarda. E dopo quasi due settimane la confessione allo psichiatra.

L’aggressione è stata raccontata sulla cronaca portoghese: sui siti locali si legge che lo scorso 27 giugno nel Comune di Vizela un uomo di 29 anni ha ferito con un coltello i propri genitori, la madre di 54 anni e il padre di 56 anni, entrambi poi soccorsi con lievi ferite all’ospedale di Guimarães. A casa non sono tornati, per paura di essere aggrediti di nuovo dal figlio, che però era fuggito. Sempre sui siti, si specifica che "l’aggressione potrebbe essere stata causata da un disturbo mentale". Il 23 luglio, dopo l’allarme dell’ospedale, i poliziotti del commissariato Greco-Turro hanno ascoltato il giovane senza sottovalutare le sue parole e hanno avvisato le autorità portoghesi, le quali hanno poi emesso a suo carico un mandato d’arresto che martedì 5 agosto è diventato europeo. Quindi, il passaggio tra i poliziotti del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia e gli agenti in servizio al Niguarda, dove l’uomo era ancora ricoverato. Infine, le manette.