
Enrico Pazzali, presidente uscente di Fondazione Fiera Milano
La mozione con la quale il Pd chiede le dimissioni di Enrico Pazzali dalla presidenza della Fondazione Fiera non è stata discussa in Consiglio regionale neanche ieri. Un altro rinvio, il secondo. Che potesse finire così si era intuito lunedì sera, quando alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, in particolare Sandro Sisler e Marco Alparone, nell’ordine vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato e vicepresidente della Regione Lombardia, hanno diramato note di apprezzamento per le parole con le quali il governatore leghista Attilio Fontana, dopo il pressing dei meloniani, aveva per la prima volta ufficializzato di voler procedere alla nomina dei nuovi vertici della Fondazione il più rapidamente possibile. Il rinvio è poi divenuto certo nella mattinata di ieri. Nel centrodestra, dopo la presa di posizione del governatore, non vi era interesse a riaccendere le polveri.
Ora c’è da capire che significa quel "più rapidamente possibile" e chi sarà il successore di Pazzali. Quanto al primo punto, Fratelli d’Italia vuole ufficializzare il nuovo presidente entro la fine di luglio, da qui ad un mese. L’iter delle nomine della Fondazione è articolato: in sintesi, i nomi dei candidati devono essere vagliati dal presidente della Regione e dalla sua Giunta ma anche dal Consiglio regionale e dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala. Sottolineato questo, in Fratelli d’Italia c’è chi, come Romano La Russa, capodelegazione in Giunta, conta di aprire ufficialmente il capitolo candidature già settimana prossima. Quanto al secondo punto, stando ad alcune indiscrezioni Ferruccio Resta, ex rettore del Politecnico, sarebbe in rimonta rispetto a Giovanni Bozzetti, già assessore comunale a Milano e regionale. Il suo profilo sembra particolarmente capace di metter d’accordo tutti. Ha estimatori sia in Fratelli d’Italia sia nella Lega e in Fontana sia nel sindaco Sala e in Comune. Ad ogni modo non va dimenticato che Fondazione Fiera, nel breve periodo, è attesa da due sfide cruciali: la buona riuscita delle gare di pattinaggio e hockey sul ghiaccio delle Olimpiadi Invernali del 2026, gare che saranno ospitate proprio nei padiglioni fieristici una volta allestiti gli impianti del caso. La seconda sfida è l’arrivo, nei padiglioni del Portello, del centro di produzione della Rai. Senza contare le attività ordinarie della Fondazione. Bozzetti o Resta che sia, serve un profilo con alte competenze manageriali.
Intanto Pazzali ha fatto sapere di voler querelare il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino: "A fronte delle sue recenti e reiterate esternazioni – si legge in una nota – Enrico Pazzali ha dato incarico ai suoi legali di tutelare la sua onorabilità in tutte le sedi competenti, ivi compresa quella penale. Infatti se rientra nel legittimo diritto di critica il giudizio riferito al rientro nelle sue funzioni di presidente in Fondazione Fiera per concludere il mandato, il riferimento, vile e pretestuoso, a non meglio precisati ricatti di cui il presidente Fontana sarebbe stato vittima da parte di Pazzali affinché acconsentisse a tale rientro, travalica in modo inaccettabile tale diritto". "La cosa non mi fa cambiare minimamente idea – replica Majorino – Ritengo estremamente deboli, ambigue e ingiustificabili le scelte realizzate dal presidente Fontana in relazione alla funzione svolta dal presidente di Fondazione Fiera. È un concetto a cui mi sono riferito in tutte queste settimane più volte e che voglio ribadire con fermezza. Sembra che il presidente Fontana sia sotto ricatto politico, altrimenti non si spiegherebbero le scelte operate. Quando parlavo di ricatti ho sempre parlato di questioni politiche ed è di questo che intendo continuare ad occuparmi".