
In 104 scali servirebbero ascensori o scale mobili, ma non ci sono. In altri 23 gli impianti sono fuori uso. Questo il quadro emerso dall’interrogazione alla Regione presentata dal consigliere Simone Negri (Pd). .
Il problema dell'accessibilità nelle stazioni lombarde
"Il 30% delle stazioni ferroviarie lombarde è inutilizzabile, interamente o parzialmente, per le persone a ridotta mobilità. Sono infatti 127 su 422 le stazioni dove gli ascensori o le scale mobili non funzionano o dove servirebbero per raggiungere la banchina ma non sono presenti". A denunciarlo è il consigliere regionale del Pd, Simone Negri, sulla base dei dati ottenuti dall’assessorato regionale alle Infrastrutture, quello di Claudia Terzi, in risposta ad un’interrogazione. Nel dettaglio, l’interrogazione è stata presentata il 7 aprile 2025 e la risposta ricevuta dall’assessorato fotografa la situazione al 6 maggio tenendo insieme sia le 116 stazioni di Ferrovienord – società controllata dalla Regione attraverso FNM – sia le 306 stazioni di Rete Ferroviaria Italiana (RFI).
La disponibilità di ascensori e scale mobili
Le stazioni lombarde dotate di ascensori e/o scale mobili sono in tutto 118, così suddivise: 49 di Ferrovienord, per un totale di 119 ascensori, e 69 di RFI, abbastanza, secondo la stessa società, per garantire il servizio al 70% dei passeggeri. Le stazioni che, invece, non hanno alcun impianto sono 304, perlopiù di RFI: 237 contro le 67 di Ferrovienord.
Ma non tutte le stazioni hanno bisogno di impianti che aiutino le persone a ridotta mobilità perché in buona parte le banchine sono raggiungibili senza dover superare barriere architettoniche. Quelle che necessitano di ascensori o scale mobili e tuttavia ne sono prive sono 104, suddivise come segue: 88 di RFI e 16 di Ferrovienord. "Circa un quarto del totale" rimarca Negri.
Impianti fuori uso e problematiche relative
Poi c’è il problema degli impianti fuori uso, talvolta per mesi, ed è il caso di 13 stazioni di RFI e 10 di Ferrovienord: 23 in tutto, che si sommano alle 104 in cui ascensori e scale mobili non ci sono benché servirebbero per un totale, come anticipato, di 127 stazioni off limits per le persone a ridotta mobilità o con disabilità.
Vale la pena sottolineare che tra le 23 stazioni con impianti fuori uso ce ne sono alcune decisamente affollate e strategiche: Milano Repubblica, Milano Porta Garibaldi e Milano Lancetti, tutte e tre lungo il passante cittadino, o Brescia, Rho Fiera e Cormano-Cusano. In questi casi gli impianti elevatori non funzionanti sono in tutto 44, divisi a metà tra le due reti. E le ragioni per cui non sono disponibili sono: la revisione, il potenziamento infrastrutturale, i guasti, la necessità di sostituzione, ma anche atti vandalici.
La necessità di un intervento
Da qui la conclusione: nel complesso, il 30% delle stazioni lombarde o è privo di ascensori e scale mobili, pur avendone bisogno, o li ha ma non sono funzionanti.
"Il quadro di ascensori e scale mobili nelle nostre stazioni ferroviarie si dimostra essere problematico – dichiara Negri –. Troppi sono gli impianti fuori uso e troppo spesso rimangono tali per mesi. Questo rende molto difficile per chi ha problemi di mobilità prendere il treno. Chiunque può trovarsi in stazione con una valigia pesante o con un passeggino, anche senza avere particolari difficoltà di movimento, ed essere costretto a fare le scale. Noi abbiamo diverse segnalazioni di disservizi su ascensori e scale mobili che, come abbiamo visto, riguardano sia la rete di proprietà statale che quella che fa capo alla Regione Lombardia. Il problema, quindi, è l’attenzione che viene data ai viaggiatori, in particolare a quelli che hanno problemi di mobilità. La Regione deve chiedere alle società che gestiscono l’infrastruttura di facilitare la vita ai viaggiatori".