NICOLA PALMA
Cronaca

Milano, fratelli derubati restano in mutande. Ma un amico dei rapinatori li aiuta: "Che state facendo? Restituite tutto"

Adolescenti presi di mira in un parco, terrorizzati da un pitbull e depredati di cappellini e pantaloncini. Poi l’intervento inatteso del ragazzo: "Basta". Arrestati un diciottenne e cinque complici di 14 e 15 anni

In viale Sarca sono intervenuti gli agenti del commissariato Greco Turro e dell’Upg

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Milano – Il pomeriggio al cinema del Bicocca Village. Alle 19 i quattro amici escono dal centro commerciale per tornare a casa: due sono fratelli, hanno 12 e 16 anni. Il raid va in scena qualche secondo dopo, nei giardini all’incrocio con viale Sarca: una decina di giovanissimi di origine nordafricana, alcuni nati in Italia e altri cresciuti tra Milano e hinterland con i genitori immigrati, li accerchia; uno di loro tiene al guinzaglio un pitbull, che aizza per terrorizzare le vittime. È in quel momento che scatta un agguato che si concluderà un quarto d’ora dopo con sei arresti della polizia per rapina aggravata in concorso: in manette un diciottenne, maggiorenne dallo scorso weekend, e cinque minorenni di età compresa tra 14 e 15 anni, quasi tutti incensurati.

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"Voglio solo parlare", esordisce il ragazzo con il cane. Gli altri non si fidano e allungano il passo, ma in un amen il branco è lì: i due fratelli finiscono in trappola, mentre i due amici riescono ad allontanarsi e a chiamare il 112. Gli aggressori strappano al sedicenne il borsello e tirano fuori un iPhone 13 e un paio di airpods; poi lo derubano pure di un cappellino grigio e di un paio di occhiali da sole. Tocca al fratello minore, di appena 12 anni, costretto a sfilarsi i pantaloncini e a rimanere in mutande. È in quel momento che un componente del gruppo, evidentemente infastidito da quello che sta succedendo, si avvicina all’amico, gli strappa dalle mani l’indumento appena preso e lo restituisce alla vittima. E ancora: parla con l’unico maggiorenne della gang e lo convince a ridare cellulare e auricolari, anche se il rapinatore si fa ‘ricompensare’ con borsello e collanina d’argento.

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"Non provare a seguirmi, altrimenti ti faccio male", la minaccia prima di scappare. Nel frattempo, però, la polizia è già arrivata. Sulla base delle indicazioni fornite dalle vittime, i poliziotti del commissariato Greco Turro, guidati dalla dirigente Lorena Di Ballo, e i colleghi delle Volanti dell’Upg riescono a bloccare due gruppetti in fondo a viale Sarca, quasi al confine con Sesto San Giovanni: addosso a un quindicenne egiziano, residente in zona Bovisa, vengono trovati il cappellino nero del dodicenne e un coltello a serramanico con lama di 9,5 centimetri. Il resto della refurtiva ce l’hanno gli altri cinque, tra cui i fratelli A.: le fasi dell’arresto sono molto concitate, uno degli inseguiti cerca di ostacolare gli agenti lasciando due transenne contro la macchina.

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Alla fine, vengono bloccati tutti, tranne uno, e portati in carcere, in attesa dell’udienza di convalida davanti al gip. L’unico che ha aiutato i rapinati viene sentito come testimone e poi riaccompagnato a casa dalla madre.