Milano, 11 luglio 2025 – Due sedicenni italiani di seconda generazione sono stati fermati per tentato omicidio e rapina aggravata, accusati di aver aggredito i due fratelli di 32 e 37 anni, uno psicologo e l'altro fotografo, la notte tra l'8 e il 9 luglio in viale Fulvio Testi riducendo in fin di vita il più giovane con una coltellata alla schiena. Sfiorato al braccio il più grande, che è stato derubato del borsello che conteneva solo un caricabatterie e un impermeabile. Il 32enne è tuttora ricoverato in gravi condizioni al San Gerardo di Monza.
Chi sono: nati in Italia, origini straniere
I minuti che hanno preceduto i fendenti sono stati ricostruiti dalle Sezioni Omicidi e criminalità diffusa della Squadra Mobile, che ha passato al setaccio i filmati delle telecamere della zona riuscendo infine a individuare i presunti responsabili anche con l'aiuto del commissariato Greco-Turro. I sedicenni fermati sono entrambi nati in Italia (uno figlio di genitori nordafricani, l'altro con padre italiano) e sono residenti a Cinisello con i genitori anche se, da quanto è emerso, vivono spesso fuori casa appoggiandosi ad amici, e hanno precedenti. Entrambi erano già noti al commissariato di zona per lesioni e rapine messe a segno nei centri commerciali del quartiere Testi-Sarca e a Cinisello e uno dei due era già destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare per rapina emessa dal gip del Tribunale per i minorenni di Milano.
Il raid alla fermata del tram

Quella notte i fratelli stavano tornando da un concerto al Carroponte; era passata da poco la mezzanotte ed erano alla fermata del tram all'altezza di via Chiese. Data l'attesa prevista per l'arrivo del mezzo, di oltre 20 minuti, si sono incamminati verso il centro. A pochi metri hanno incrociato tre ragazzi che provenivano dalla direzione opposta. Uno dei tre si è allontanato, parlando al telefono, ed è rimasto estraneo ai fatti.
Gli altri due sono tornati indietro, dopo aver preso di mira i due fratelli, e li hanno aggrediti: secondo la ricostruzione della polizia, uno dei due sedicenni (che ha compiuto gli anni lo scorso febbraio) ha titato fuori il coltello per tagliare la tracolla del borsello del 37enne e rubarglielo, scatenando la reazione sua e del più piccolo, che ha avuto la peggio. Perché il 32enne è stato sorpreso alle spalle e colpito con una coltellata alla base della schiena. È tuttora ricoverato in condizioni estremamente critiche: la lama ha tranciato i tessuti provocando un'abbondante fuoriuscita di sangue e ha avuto anche un arresto cardiaco nella notte.
Le indagini della polizia sono partite subito. Già la sera del 9, gli agenti della Omicidi insieme ai Falchi hanno rintracciato il primo autore, colui che avrebbe sferrato le coltellate: a casa c'erano alcuni vestiti sporchi di sangue e altri in lavatrice. Mancava una felpa, che si vedeva nei filmati. Lui ha rivelato fosse a casa di un amico, così la polizia si è diretta in questa seconda abitazione dove ha trovato il suo complice (nato ad aprile del 2009): un ragazzo corpulento, che al momento dell'aggressione indossava un giubbotto pieno di toppe e occhiali vistosi. Alla vista degli agenti ha provato a buttarsi dal balcone ma è stato subito catturato. Aveva ancora i vestiti imbrattati di sangue. Il borsello rubato è stato ritrovato in un'area verde sempre in viale Fulvio Testi, poco distante dal luogo della rapina violenta.
In carcere per tentato omicidio e rapina
La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano, ha sottoposto entrambi a fermo per indiziato di delitto per i reati di tentato omicidio e rapina aggravata. Ora i due sedicenni sono al carcere Beccaria in attesa di convalida.