MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Fendenti mortali in casa. Due anni fa a Niguarda una tragedia-fotocopia

In via Palanzone Riccardo Guidarelli uccise Maria Costantini per poi togliersi la vita. Tra i precedenti anche le storie dolorose di coniugi a Porta Romana e in zona Istria.

Il corpo di Maria Costantini portato via dall’appartamento in via Palanzone zona Niguarda

Il corpo di Maria Costantini portato via dall’appartamento in via Palanzone zona Niguarda

Era l’estate di due anni fa. Per l’esattezza il 9 agosto del 2023 quando, nel quartiere Niguarda, un uomo uccise la madre a coltellate per poi togliersi la vita gettandosi nel vuoto. Una dinamica fotocopia di quella che ieri si è ripetuta dall’altra parte della città in via Scheiwiller, in zona Brenta. Drammi familiari. Punte dell’iceberg che nascondono un mondo sotto la superficie. Due anni fa i riflettori erano puntati sulla storia di Riccardo Guidarelli, di 53 anni, che infierì contro la madre di 86, Maria Costantini, colpendola con più fendenti alla gola all’interno del loro appartamento in un palazzo di via Giovanni Palanzone 16. Era stato lui stesso a chiamare il 112 alle 5 del mattino, minacciando il suicidio, per poi gettarsi dal quarto piano atterrando su una inferriata della recinzione interna. Era emerso che Guidarelli soffriva da tempo di disturbi psichiatrici e che più volte c’erano stati interventi dei sanitari, compreso un Tso nel 2018. Definito dai vicini "un soggetto stravagante", appassionato "di Ufo ed extraterrestri". La signora Maria invece era stata dipinta dai vicini come una donna "attiva e in salute" nonostante gli acciacchi dell’età.

Ma non occorre andare indietro nel tempo di due anni per imbattersi in fendenti tra le mura domestiche. Appena una settimana fa, era la notte di venerdì 4 luglio, un giovane di 29 anni si è avvicinato al padre che dormiva sul divano della loro casa in via Cascina Bianca, zona Barona, e lo ha colpito con 20 coltellate sul viso e sul corpo. L’uomo, di 72 anni, è stato trasportato al Niguarda in codice rosso con lesioni a un occhio e nella parte alta del petto, dove è rimasto conficcato un frammento di lama. Non è in pericolo di vita. Mentre il figlio, di 29 anni, con disturbi psichiatrici, è stato arrestato per tentato omicidio. A dare l’allarme è stata la madre, di 67 anni, svegliata dalle urla del marito.

Tra i precedenti recenti, anche le tragedie che toccano coniugi. Tra queste, la storia di Ernesto Codegoni e Dolores Fernanda Milani che furono trovati senza vita, entrambi morti con un colpo di pistola alla tempia, la sera del 12 novembre 2022. Tutti e due avevano 84 anni e la signora aveva festeggiato il compleanno il giorno prima. L’uomo, ex dentista, decise di imbracciare il suo fucile da caccia regolarmente detenuto per poi uccidere la donna con un solo colpo, in salotto; poi si spostò di qualche metro premendo il grilletto per la seconda volta contro se stesso. È la dinamica più verosimile dell’omicidio-suicidio. Non si saprà mai ma, forse, le 84 candeline della moglie avevano generato un’ulteriore inquietudine nella testa dell’uomo, che da un anno la vedeva peggiorare sempre di più sia fisicamente che dal punto di vista cognitivo, inchiodata su una sedia a rotelle da un ictus che ne aveva improvvisamente cambiato l’esistenza.

Il 13 marzo del 2019, un’altra coppia di anziani era stata trovata senza vita in casa, nel letto matrimoniale, sotto le coperte, in via Taormina 36 tra piazza Caserta e via Murat. I corpi erano di Karl Heinz Weixler, 87 anni, tedesco, e di sua moglie Francesca Ferrero, 75, originaria di Volpiano, entrambi architetti. Sui comodini, diversi blister di farmaci. Secondo quanto emerso, la donna era affetta da depressione. Un’altra tragedia familiare intrisa di dolore.

Marianna Vazzana