Una maglia bianca dell’Inter numero 32 è appesa dai giorni scorsi dentro una stanza del Niguarda. Porta il nome di Federico Dimarco, fresco campione d’Italia, che ha chiesto e ottenuto dai compagni di squadra che firmassero quella stessa maglia, indossata in campionato e portata poi nella struttura milanese.
Il paziente ricoverato nel letto a pochi metri di distanza da dove è ora appesa la t-shirt è Christian Di Martino, il poliziotto che giovedì scorso è stato ricoverato dopo l’accoltellamento subito alla stazione di Lambrate. Una colluttazione che lo ha ridotto in fin di vita, prima di riprendersi grazie alle cure ricevute da medici e infermieri. In quella stessa stanza è passato più volte lo stesso calciatore nerazzurro, che dell’agente è un parente ed è andato a sincerarsi delle sue condizioni in seguito all’accaduto.
“Da quando è successo sono andato a trovarlo tutti i giorni, era normale che lo facessi visto che è un membro della famiglia", ha detto al “Giorno“ lo stesso Dimarco, lo scorso fine settimana impegnato a Frosinone in trasferta con la sua Inter e ora in vacanza per qualche giorno prima di riprendere gli allenamenti con i nerazzurri. Il giocatore dell’Inter ha potuto quindi verificare di persona i miglioramenti dello stato di salute del poliziotto dopo i fatti della settimana passata, avvenuti peraltro nella città in cui lo stesso Dimarco è nato.
L’interista, padre dei piccoli Chloe e Nicholas avuti alla moglie Giulia Mazzocato (storica fidanzata sposata l’estate scorsa) è il cognato del viceispettore Di Martino, che è fidanzato con la sorella della Mazzocato,