Altra evasione al Beccaria, in fuga due fratelli: avevano innescato rivolte, uno era già scappato a giugno

Milano, il carcere minorile senza pace. Greco (Sappe): quel che è accaduto è incredibile e sconcertante, mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi. Da lunedì arrivano nuovo comandante e unità di supporto

Milano – Due detenuti, fratelli, sono evasi dal carcere minorile Beccaria. A dare la notizia è  il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. I due giovani detenuti, entrambi nati nel Comasco da genitori di nazionalità marocchina, hanno 16 e 17 anni. Uno dei due, il sedicenne, era già riuscito a fuggire nello scorso giugno. Era stato rintracciato alla stazione di Garbagnate Milanese, su un treno diretto a Cadorna. Il sedicenne entrato all’istituto minorile per scontare una condanna definitiva a un anno e 5 mesi per rapina in una sala slot di Mozzate (Como). 

Beccaria senza pace

Quella del carcere minorile milanese è stata un’estate difficile: quattro rivolte e cinque evasioni-lampo (compresa quella odierna) in quattro mesi. Senza contare i disordini della notte di sabato 31 agosto e i quattro baby detenuti che avrebbero tentato la fuga, tre rimasti irreperibili per ore. 

Da domani nuovo comandante e unità supporto 

Nel frattempo il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità ha reso noto che al Beccaria  “nei giorni scorsi si è conclusa un`ispezione” da parte di funzionari del Dipartimento, a seguito della quale sono stati individuati alcuni interventi infrastrutturali da svolgersi con la massima urgenza”. "Da domani, inoltre - prosegue il DGMC - come da disposizione dei giorni precedenti, è previsto l`avvicendamento del comandante del contingente di Polizia Penitenziaria e l`arrivo di un`unità di sostegno agli agenti e al personale. Ad accogliere l`unità e il nuovo comandante, commissario Raffaele Cristofaro, sarà il Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano".

Greco (Sappe): incredibile e sconcertante

"Quel che è avvenuto è davvero incredibile e sconcertante", spiega Alfonso Greco, segretario lombardo del SAPPE. "I due evasi erano nel gruppo avanzato e sono gli stessi che si sono resi promotori delle rivolte scorse e mai trasferiti nonostante i comportamenti pregressi. Tra l'altro, uno dei fratelli è la terza volta che tenta di evadere. Cos'altro serve per capire che le carceri per minori non sono collegi dove stanno ragazzini indisciplinati ma vere e proprie galere che detengono delinquenti e criminali, ancorché qualche minorenne? Sono mesi che il SAPPE chiede di prendere posizione a livello ministeriale a tutela di chi in carcere lavora in prima linea, ossia le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria". Per il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, "da molto, troppo tempo arrivano segnali preoccupanti dall'universo penitenziario minorile". 

De Fazio (Uilpa): pressapochismo politico e amministrativo

"Non c'è pace evidentemente nelle carceri del Paese, che si guardi al circuito per minori, in cui permangono detenuti fino al 25esimo anno d'età, o a quello per adulti – ha sottolineato Gennarino De Fazio segretario generale Uilpa Polizia Penitenziaria -. E quanto accade, ovviamente, non è frutto del caso, ma ha responsabilità precise da ricercarsi nel pressapochismo politico e amministrativo che imperversa ormai da troppi anni”.

"I due evasi sono già ricercati dalla Polizia penitenziaria e dalle altre forze dell'ordine ed è del tutto probabile che, nel giro di poche ore o al massimo qualche giorno, vengano ripresi o, addirittura, si riconsegnino - ha proseguito -. Ma ciò non cancellerà le falle del sistema che, per esempio, tiene 18enni negli adulti a bruciare vivi e 25enni nei minori con i 14enni. Un paradosso incomprensibile”.