
La foto postata dal consigliere Daniele Nahum su Instagram
Milano, 26 giugno 2025 – 'Israeli not welcome', ovvero israeliani non benvenuti: è la scritta su una serie di cartelli che sono apparsi a Milano, fra l'altro all'ingresso delle stazioni della metropolitana di Tolstoj, e in via Soderini e via D'Aviano. "A prescindere da chi guidi i governi degli Stati, siano essi democratici o meno, - ha commentato il consigliere comunale di Azione Daniele Nahum - affiggere cartelli discriminatori contro una qualsiasi nazionalità è un'operazione degna dei fascisti degli anni Trenta”.
Nahum: pronto a denunciare
Il consigliere ha poi annunciato: “Denuncerò questa azione in tutte le sedi opportune". Oltre alla denuncia, Nahum ha fatto segnalazione all'Amsa, l'azienda municipale che si occupa della pulizia e dei rifiuti, per la rimozione (che è già partita).
Bergamini: un episodio gravissimo
Per Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia e responsabile Esteri del partito, si tratta di “un episodio gravissimo, a conferma di quanto l'antisemitismo si annidi nella nostra società, pronto ad affiorare. In una fase geopolitica così difficile non dobbiamo lasciare nessun margine all'odio, in Italia come in nessun altro Paese occidentale. L'antisemitismo, infatti, è la negazione di quel che che siamo, una civiltà fondata sul primato della libertà. Oggi siamo chiamati a rivendicare e difendere tutto questo".
Il caso del cartello in merceria
Nelle scorse settimane era scoppiato il caso relativo a un cartello che era stato appeso sulla porta di una merceria in pieno centro, con la scritta in ebraico "Israeliani sionisti non sono i benvenuti qui", sotto a un altro con la scritta "Stop War" e il disegno di due razzi, uno con sopra la bandiera palestinese e l’altro con quella israeliana. Il cartello, bianco su sfondo blu, non era passato inosservato ed era finito al centro di polemiche che poi hanno portato il titolare a rimuoverlo "per nostra sicurezza – ha spiegato i titolari ai cronisti – perché è stato interpretato male”.