Esplosione a Porta Romana, via alla bonifica: ritrovato il gatto Mozart

Milano, gli interventi nel palazzo devastato dall’incendio: sanificazione e pulitura. La collocazione sul retro delle tubature del gas ha evitato danni peggiori

Il palazzo di via Vasari colpito dall'incendio

Il palazzo di via Vasari colpito dall'incendio

La prima buona notizia per gli sfortunati inquilini di via Vasari 22 è arrivata a quarantotto ore dalle esplosioni che hanno cambiato in un attimo le loro vite. A proposito di vite, il gatto Mozart ha reso onore al modo di dire che gliene accredita sette, come a tutti i felini: è stato ritrovato dopo due giorni, nascosto in un armadio di casa Di Ceglia. Col pelo rosso annerito dal fumo, un po’ spelacchiato, ma sopravvissuto alla devastazione per la felicità del capofamiglia Carlo, della moglie e dei tre figli, che avevano affisso nel quartiere diversi cartelli.

Ieri è stato anche il giorno dell’inizio delle attività di bonifica dello stabile che fa angolo con via Pier Lombardo, a pochi passi dal punto in cui giovedì mattina ha preso fuoco il furgone Iveco che trasportava bombole di ossigeno destinate a una residenza per anziani. I tecnici della ditta Belfor hanno avviato le operazioni di sanificazione delle scale e degli altri spazi comuni; una procedura che andrà di passo con l’isolamento temporaneo degli appartamenti, così da evitare che la polvere e la fuliggine accumulate nelle singole abitazioni si spostino all’esterno e vanifichino il lavoro degli operai specializzati. "La società ha schierato dieci persone e un ingegnere strutturista, stiamo procedendo a spron battuto per consentire ai residenti di rientrare il prima possibile", fa sapere l’amministratrice di condominio Roberta Zanchi Viganò.

Tempi certi non ce ne sono ancora, ma è probabile che proprietari e affittuari dei piani alti – quarto e quinto – possano rientrare nel giro di una settimana o poco più. Attese più lunghe per gli alloggi più danneggiati dalle fiamme: in alcune stanze, sarà necessario rifare le solette, "bucate" dal fuoco; probabile che le camere da ripavimentare vengano sigillate, così da permettere agli inquilini di riutilizzare le altre. Intatte le cucine: le tubature del gas attraversano la parte posteriore dell’edificio, e di conseguenza non sono state interessate dagli scoppi; in caso contrario, il bilancio sarebbe stato decisamente peggiore. Tutti gli inquilini, intanto, hanno trovato una sistemazione da parenti e amici, mentre da lunedì i Di Ceglia dovrebbero prendere una casa in affitto: "Così saremo insieme", spiega Carlo. Tutti, del resto, attendono novità dal Comune, nella speranza che i contributi emergenziali promessi arrivino presto.

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