
Elisabetta Viviani, 72 anni, ha esordito giovanissima in tv. Il primo ruolo importante sulla Rai con il musical “No no Nanette”
Negli anni Settanta una giovane ragazza giunge alla ribalta delle più importanti trasmissioni in Rai. Parliamo di Elisabetta Viviani, artista milanese eclettica, infatti è attrice, ballerina, conduttrice, cantante e showgirl. La madre la sprona a studiare per entrare nel mondo dello spettacolo. Frequenta una scuola di danza classica e si iscrive all’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Nel 1974 Elisabetta recita al Teatro Nuovo di Milano come protagonista ne “Il giorno in cui sequestrarono il Papa” accanto ad attori del calibro di Ernesto Calindri e Lia Zoppelli. La popolarità non si fa attendere. Nello stesso anno viene chiamata dalla Rai per interpretare la famosa operetta “No no Nanette” insieme a Claudio Lippi. L’artista, invitata a partecipare a numerose trasmissioni televisive, presta la sua immagine ad alcuni “Caroselli” diventati “cult”come “Sole bianco” e “Invernizzi”. Nel 1977 nasce la figlia Nicole, oggi avvocato, dalla relazione con Gianni Rivera, capitano e bandiera del Milan. Nel 1978 arriva il trionfo della showgirl con “Heidi”, sigla della celebre serie televisiva di cartoni animati giapponesi.
Elisabetta, come ha trascorso l’estate?
"È stata frenetica perché ho lavorato con Claudio Damiani, il mio produttore, ma soprattutto amico da molto tempo, facendo serate in giro per l’Italia a giugno, luglio e parte di agosto. Poi un po’ di riposo e dal 10 settembre di nuovo in tour".
Com’è nata la sua passione per lo spettacolo?
"Me l’ha trasmessa mia mamma che aveva avuto diverse possibilità per entrare nel mondo del cinema, ma che aveva sempre rifiutato per dedicarsi alla famiglia. Così dopo la scuola, invece di andare a giocare al parco, facevo i caroselli".
Ha studiato all’Accademia dei Filodrammatici di Milano.
"Si, dopo essermi diplomata, ho lavorato al Teatro San Babila e al Teatro Nuovo di Milano".
Nel 1974 recita a fianco di grandi interpreti quali: Ernesto Calindri, Macario...
"Erano dei grandi professionisti, nella vita dolcissimi ma nel lavoro molto duri. Calindri si rammaricava, nonostante la sua enorme esperienza teatrale, di essere ricordato per la pubblicità del Cynar".
Nello stesso anno viene chiamata in Rai...
"Il grande regista Vito Molinari, cercava una ragazza che sapesse recitare, cantare e ballare; mi scelse come protagonista del musical: “No no Nanette” al fianco di Claudio Lippi".
Nel 1978 arriva il grande successo con “Heidi”, sigla della celebre serie televisiva di cartoni animati giapponesi...
"La canzone vendette oltre il milione e mezzo di dischi, superando le più rosee aspettative. Fu un periodo fantastico, lavoravo intensamente".
Veniamo all’amore, come ha conosciuto il campione del Milan Gianni Rivera?
"Mio padre era milanista, da quando avevo 15 anni mi piaceva Rivera, avevo sviluppato un amore platonico adolescenziale. Vincenzino Falsaperla, fotografo ufficiale della Rai, mi telefonò per propormi una copertina per TV Sorrisi e Canzoni con una squadra di calcio. Naturalmente scelsi il Milan ma Rivera non accettò, tenne però il mio numero di telefono e dopo un mese mi chiamò per uscire. Così è iniziata la nostra storia".
Quanto è durata?
"E’ stato il mio primo amore, il rapporto è durato 7 anni - anche se non in maniera consecutiva - la nascita di nostra figlia Nicole ci ha tenuti uniti. Eravamo molto giovani con una differenza d’età di dieci anni. Conservo un bel ricordo".
Va d’accordo con sua figlia?
"Abbiamo un buon rapporto, è sposata, ha la sua vita ma ci vediamo e sentiamo spesso. Nicole non ha mai avuto velleità artistiche, è avvocato, a volte abbiamo dei conflitti, ma penso sia normale".