LAURA LANA
Cronaca

Educatori nei nidi: "Pari mansioni pari stipendio"

Cinisello, il personale del consorzio Ipis protesta "Ci sono 150 dipendenti con contratti diversi" .

Le educatrici del nido, dei centri diurni e gli assistenti sociali hanno contratti diversi

Le educatrici del nido, dei centri diurni e gli assistenti sociali hanno contratti diversi

di Laura Lana

"Viviamo una situazione di differenza contrattuale, a parità di mansioni e professionalità, che non è più sostenibile. Chiediamo un sostanziale miglioramento delle condizioni di lavoro, che parta dall’applicazione uniforme del contratto collettivo nazionale delle funzioni locali". L’istanza arriva dalle educatrici dei nidi e dai dipendenti dei servizi alla persona di Ipis, il consorzio che gestisce i servizi educativi e sociali a Cinisello, Bresso, Cusano e Cormano. Lunedì i lavoratori si sono riuniti in assemblea, dando mandato a Rsu e organizzazioni sindacali di aprire tutte le interlocuzioni possibili con i Comuni. Un documento approvato all’unanimità e che mette sul tavolo un obiettivo ambizioso: uniformare le situazione all’interno dell’azienda consortile.

"Tutto parte dall’affidamento a Ipis da parte del Comune di Cinisello del nido Arcobaleno. Solo quello La Nave resterà a gestione diretta. Il personale educativo sarà ricollocato in municipio e non esternalizzato, come fece invece Cusano – spiega Alexandra Bonfanti della Fp Cgil –. Ipis sta assumendo una dimensione importante per gestione dei servizi per conto dei Comuni e per numero di addetti: quasi 150 persone tra nidi, centri diurni disabili, assistenti sociali". Che hanno contratti diversi. "C’è chi ha il contratto Uneba. Chi lavora nei servizi di Bresso è in comando e quindi ha il contratto enti locali. Ci sono i vecchi Uneba che hanno superminimi individuali. Chi lavora in subappalto nelle cooperative sociali. Forse, a questo punto, il clima è maturo per una vertenza che cerchi di tenere assieme tutto e uniformare questo universo".

L’obiettivo è il cambio contratto dentro Ipis: da Uneba a enti locali. "Economicamente ballano circa 3mila euro annui di differenza solo sul contratto nazionale. Poi ci sono trattamenti e garanzie diversi: le educatrici dei nidi comunali hanno un orario di 30 ore con i bambini e le altre di gestione sociale per colloqui con i genitori o feste. Le educatrici di Ipis con contratto Uneba hanno quasi tutte ore frontali, più pesanti e usuranti". C’è un tema "di equità e dignità del lavoro: la qualità dei servizi passa anche dalle condizioni di lavoro. La vertenza sarà un’occasione per aprire la discussione: a parità di lavoro deve corrispondere anche parità di trattamento. Cercheremo l’interlocuzione con i Comuni soci di Ipis".