
Scontro sulla gestione delle sezioni
Due nuove sezioni Primavera in altrettanti asili nido comunali, gestite da cooperative private e non dal personale educativo del municipio. È questa la decisione dell’amministrazione che risulterebbe al sindacato Usb, per la quale i sindacalisti hanno già chiesto un incontro di chiarimento al Comune. A far discutere è la prospettiva che, da settembre, nei nidi Monviso e Libertà venga introdotta una “cogestione” tra educatrici comunali e personale esterno. Il sindacato non nasconde le sue perplessità: "Ho saputo qualche giorno fa che a Nova Milanese, laddove è già stata istituita la cogestione, c’è una differenza economica tra pubblico e privato di 300 euro mensili – afferma il sindacalista di Usb Monza, Gianni Romano –. Questo è reso possibile da una legge regionale che ha introdotto la possibile sperimentazione di un progetto formativo denominato sezioni Primavera". Il progetto, rivolto ai bimbi tra i 24 e i 36 mesi, si propone come un ponte tra l’asilo nido e la scuola dell’infanzia. Ma il nodo della gestione divide. Secondo quanto riferisce il sindacato, le due nuove sezioni saranno affidate a cooperative esterne, mentre le sezioni dei “grandi” attualmente gestite da educatrici comunali nei medesimi nidi verranno chiuse. Le educatrici pubbliche verrebbero spostate per coprire carenze d’organico in altre strutture. Un’operazione che l’Usb critica fortemente, vedendola come un possibile inizio di un processo di privatizzazione. "Venuti a conoscenza dell’imminente prossima apertura di una sezione Primavera in uno dei nidi comunali e dell’affidamento della stessa a un operatore privato, chiediamo di avere informazione su tale progetto e un incontro urgente con l’amministrazione – si legge nella nota inviata a Palazzo –, alla luce del fatto che non vi è stata alcuna comunicazione di tale progetto né alle Oo.ss né alle Rsu dell’ente, mentre ancora una volta sono stati convocati i lavoratori e le lavoratrici ponendoli di fronte al fatto compiuto, senza nessuna possibilità di confronto".
La preoccupazione principale, spiegano dal sindacato, riguarda le condizioni di lavoro del personale delle cooperative, con salari e tutele spesso inferiori a quelle garantite alle dipendenti comunali. I sindacalisti temono si crei un sistema duale dentro lo stesso servizio educativo e che si possa spianare la strada a una progressiva esternalizzazione.
A.S.