STEFANO DATI
Cronaca

Dopolavoro via al restyling degli impianti

A dieci anni dalla controversa riqualificazione del parco Dopolavoro, l’amministrazione comunale apre a un nuovo piano di intervento per rigenerare...

A dieci anni dalla controversa riqualificazione del parco Dopolavoro, l’amministrazione comunale apre a un nuovo piano di intervento per rigenerare...

A dieci anni dalla controversa riqualificazione del parco Dopolavoro, l’amministrazione comunale apre a un nuovo piano di intervento per rigenerare...

A dieci anni dalla controversa riqualificazione del parco Dopolavoro, l’amministrazione comunale apre a un nuovo piano di intervento per rigenerare l’area. Il progetto prevede un restyling degli impianti, con attenzione ai campi da tennis e alle infrastrutture collegate. Un nodo cruciale della riqualificazione riguarda la manutenzione delle aree verdi e la realizzazione di un nuovo infopoint.

La giunta sceglie di esternalizzare la gestione del parco, impianto sportivo e aree annesse, attraverso un bando pubblico per una concessione di durata compresa tra dieci e quindici anni. Dal punto di vista economico, l’obiettivo è quello di garantire una conduzione con costi ridotti per l’Amministrazione, assicurando uno standard elevato nella gestione. "L’epoca dello spreco di denaro pubblico è alle spalle - così l’assessore al Bilancio e vice sindaco Andrea Savino -. L’attuale Amministrazione è impegnata nella realizzazione di progetti sostenibili, senza impatti diretti sulle tasche dei cittadini. La decisione di coinvolgere soggetti privati nella riqualificazione del parco Dopolavoro rappresenta un passo essenziale.

Il parco Dopolavoro, dunque, ritorna al centro dell’attenzione a dieci anni dai lavori di rigenerazione. L’intervento del 2015, costato 730mila euro, di cui 330mila finanziati dalla Regione Lombardia e 400mila dal Comune, aveva visto la piantumazione di piante non conformi alle normative, poi abbattute, la costruzione di un infopoint mai utilizzato e poi vandalizzato (nella foto), e la realizzazione di un’area espositiva rimasta inattiva.

Stefano Dati