
"Autonomia più percepita che reale", eco i risultati del monitoraggio della riabilitazione psichiatrica, il primo a livello internazionale validato dalle...
"Autonomia più percepita che reale", eco i risultati del monitoraggio della riabilitazione psichiatrica, il primo a livello internazionale validato dalle strutture del Fatebenefratelli, fra le quali il Centro Sant’Ambrogio a Cernusco. Sotto la lente, 113 pazienti, "in ambiti meno intensivi si riacquista indipendenza", questo uno degli spunti emersi. Quaranta indicatori suddivisi in 10 aree di abilità e la possibilità di classificare i pazienti in 5 livelli "grazie a una valutazione congiunta fra gli operatori e gli stessi ospiti". L’analisi dei dati ha evidenziato che le persone con maggiore supporto "presentano livelli di autonomia più bassi", mentre quelle che vivono in contesti meno intensivi la raggiungono più facilmente. "Gli esiti – spiega l’ospedale – mostrano che il monitoraggio è uno strumento affidabile, pratico e utile per supportare la personalizzazione dei percorsi terapeutici e verificare in modo efficace i progressi". E ora parte una nuova ricerca, “Empower Res“, "per studiare l’impatto delle attività quotidiane sul recupero e sulla qualità della vita delle persone con disturbi mentali".
In città i posti a disposizione sono 400, il progetto comincia dalla formazione del personale, il corso è aperto sia ai professionisti interni che a partecipanti esterni, in cattedra le ideatrici del monitoraggio Alessandra Martinelli, Tecla Pozzan ed Elisa Dal Corso. Il grande merito dello strumento "è quello di avvicinare le cure alle necessità reali dei malati". Percorsi sempre più mirati, sempre più tagliati su misura in un campo delicato. C’è già un punto su cui lavorare: la ricerca ha mostrato che sebbene le strutture residenziali garantiscano un forte impegno nella tutela dei diritti umani e nell’integrazione sociale, le pratiche per il recupero "potrebbero essere ottimizzate".
Barbara Calderola