SIMONA BALLATORE
Cronaca

ConquistaMi: i bambini imparano a conoscere Milano. I risultati tra gli alunni di Gratosoglio, viale Padova

Cento studenti della Arcadia e della Cappelli sono stati i pionieri Da quest’anno si aggiungono le medie, con la Candia di Corvetto

L’attività organizzata al Castello Sforzesco

L’attività organizzata al Castello Sforzesco

Milano, 17 settembre 2025 – La mappa di Milano è tra le mani di un centinaio di bimbi di seconda elementare del Gratosoglio e di NoLo, a una manciata di passi da viale Padova: “Dove siamo?”. Il 45,9% indica di trovarsi ai margini della città, il 34,7% esce col ditino dal perimetro milanese, mentre il 14,3% indica il cuore di Milano. Ci si sposta poi sulla cartina: il 53,1% riconosce il Castello Sforzesco, il 36,7% la Gam e solo il 17,3% il Museo di Storia Naturale.

Questo il punto di vista e di partenza, un anno fa. Da qui è partito un progetto e un’esperienza alla scoperta di Milano, con l’associazione “ConquistaMi“ che ha lavorato fianco a fianco con gli insegnanti di due istituti comprensivi: l’Arcadia e il Cappelli. Ora si raccolgono i primi risultati e si rilancia: “Porteremo per la prima volta i nostri laboratori anche nelle scuole medie. E siamo pronti a scalare il progetto, esportandolo in altri quartieri e anche in altre città”, annuncia la presidente e ideatrice di ConquistaMi, Maria Beatrice Garagnani, che ha creato l’associazione coinvolgendo altre donne attive nel terzo settore e nella filantropia.

L’obiettivo è “promuove inclusione, cittadinanza attiva e senso di appartenenza nei bambini e nelle bambine, in particolare con origine migratoria o provenienti da contesti periferici. La città diventa una scuola a cielo aperto: si fa educazione dal vivo”. Nell’anno 2025/25 saranno 300 i bimbi protagonisti: alle seconde dell’anno scorso - diventate ora terze - si aggiungeranno le nuove seconde dell’Arcadia e del Cappelli ed entra nel piano anche anche il comprensivo Marcello Candia, in zona Corvetto, con una prima media e il sostegno anche di Intesa Sanpaolo per il Sociale.

“Creiamo nuove alleanze – spiega la presidente Garagnani –, raggiungiamo i referenti scolastici, chiediamo la partecipazione attiva degli insegnanti. Se non si conosce la propria città si fa fatica ad amarla: avvicinare al bello della città, renderla amica dei bambini, crea senso di appartenenza. Esplorarla insieme ha avuto anche effetti positivi sull’inclusione, ha rafforzato il gruppo”. Sono stati monitorati e misurati i risultati, con una valutazione d’impatto condotta da Alice Recine, esperta di progettazione educativa, con una lunga esperienza in Save the Children e ora all’università Luiss di Roma.

LA PRESIDENTE_MARIA BEATRICE GARAGNANI
La presidente Maria Beatrice Giovannini

L’83,7% dei bambini ha indicato che stare con gli altri è l’aspetto più importante del viaggio; il 62,2% considera fondamentale imparare e scoprire cose nuove e il 43,9% indica il desiderio di scoprire nuovi luoghi.

Alla fine del percorso, il 100% dei partecipanti è stato in grado di orientarsi sulla mappa di Milano e riconoscere i principali luoghi simbolo. Ma non solo. “I bambini hanno mostrato una maggiore consapevolezza spaziale – si spiega nel report -. I laboratori hanno generato discussioni spontanee e approfondimenti in aula, con bambini che chiedevano di sapere di più. A seguito delle uscite, alcuni hanno espresso desideri legati a possibili professioni future, segnalando una rielaborazione profonda dell’esperienza vissuta”.

Gli insegnanti hanno evidenziato una maggiore coesione della classe, con la partecipazione anche dei bambini più timidi o con difficoltà relazionali e degli alunni con fragilità linguistiche. “Abbiamo visto crescere in loro il desiderio di conoscere, esplorare, raccontare. Non sono cambiati solo gli indicatori – conclude Maria Beatrice Garagnani – è cambiato il modo in cui quei bambini si muovono nello spazio urbano, si relazionano tra loro, parlano della propria città”.