Milano, il “piano casa” del Comune: un freno agli affitti turistici e aiuti ai genitori under 35

Il documento punta anche su tremila alloggi popolari in più. Oggi a Palazzo Isimbardi il tavolo per il canone concordato con l’assessore Maran e 133 sindaci

La protesta in tenda davanti a Palazzo Marino

La protesta in tenda davanti a Palazzo Marino

Milano – L’effetto tende contro il caro-affitti c’è ma non è stato un fulmine a ciel sereno. In Comune si parla di politiche abitative da mesi, ben prima che la tenda di Ilaria Lamera davanti al Politecnico e quelle di altri ragazzi a Milano e in altre città italiane proiettassero i fari mediatici sul tema.

Già lo scorso 10 ottobre, su invito della presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi, otto rettori dei principali atenei meneghini avevano sottolineato nell’aula di Palazzo Marino che "solo un quarto degli studenti può contare su un alloggio fornito dall’università, bisogna realizzare nuovi studentati con i fondi del Pnrr". Parole dell’allora numero uno del Politecnico Ferruccio Resta.

Il 20 marzo scorso, poi, il Comune ha lanciato il Forum dell’Abitare al Base di via Bergognone e ha individuato nel boom degli affitti brevi per turisti uno dei motivi che rende difficile trovare alloggi a prezzi accessibili. "È sempre più necessaria l’introduzione di una normativa che limiti gli affitti brevi turistici in favore di quelli “lunghi” a disposizione di studenti e lavoratori", si legge ora nel documento “Una nuova strategia della casa’’ approvato dalla Giunta comunale e frutto del lavoro del Forum sull’abitare voluto dall’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran.

Il documento, che ora passerà all’analisi del Consiglio comunale, indica una serie di obiettivi. Il primo è netto: "Bisogna cambiare strategia. Il sistema pubblico deve occuparsi di tutte le politiche dell’abitare, non solo del patrimonio ereditato di case popolari". Gli altri obiettivi? Incrementare di 3mila unità gli alloggi Erp da qui al 2030, passando da 22mila a 25mila; utilizzare il bonus del 110% per la riqualificazione energetica delle case di proprietà pubblica con un fondo nazionale; introdurre un contributo comunale per i genitori under 35 che vivono in affitto con un figlio nato o adottato nel 2023 (bonus triennale da 9mila euro, 250 euro al mese). E proseguire con lo strumento del canone concordato.

Oggi alle 14.30, a Palazzo Isimbardi, è previsto un tavolo proprio per il canone concordato metropolitano. Saranno presenti Maran, il vicesindaco metropolitano Francesco Vassallo, i rappresentanti delle associazioni dei piccoli proprietari immobiliari, i sindacati e le organizzazione studentesche. Invitati i 133 sindaci della Grande Milano.

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