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Ambulanti San Siro: scatta la protesta a Milan-Bari. Cosa chiedono, quanto pagano e perché non si trova un accordo

Domenica 17 agosto ci sarà la manifestazione dei venditori di panini e magliette per il mancato rinnovo del contratto con M-I Stadio dove Inter e Milan sono soci. La denuncia: “Vogliono fare fuori le bancarelle del merchandising. Ma il Comune ha dettato le regole”

Ambulanti San Siro: scatta la protesta a Milan-Bari. Cosa chiedono, quanto pagano e perché non si trova un accordo

Milano – Ricomincia la stagione calcistica allo stadio San Siro: domenica 17 agosto è in programma Milan-Bari di Coppa Italia; sabato 23 e lunedì 25 agosto le prime partite del campionato, Milan-Cremonese ed Inter-Torino. Ma per gli ambulanti che lavorano nei pressi dello stadio di San Siro è ancora piena emergenza. Il contratto fra M-I Stadio, la srl che gestisce le aree dello stadio per conto di Inter e Milan, e il Consorzio Operatori Stadio Milano, che riunisce gli ambulanti, è scaduto il 31 luglio. Oggi i rappresentanti della categoria si sono riuniti davanti allo stadio per fare il punto della situazione insieme a molti ambulanti. E lo stesso faranno tra 3 giorni ma con numeri sicuramente più alti.

Lo striscione di protesta esposto dai rappresentanti degli ambulanti di San Siro
Lo striscione di protesta esposto dai rappresentanti degli ambulanti di San Siro

“Il 17 agosto – annuncia Giacomo Errico, presidente di Apeca (Confcommercio Milano) e Fiva Confcommercio, e portavoce del Comitato dei Lavoratori Ambulanti del comparto merchandising e alimentare dello stadio San Siro – faremo una manifestazione/presidio nell’area antistante allo stadio in occasione dell’inizio della stagione calcistica con la Coppa Italia. Ed andremo avanti a oltranza con presìdi e iniziative fino a quando non si troverà una soluzione equa, vera e praticabile per le 64 aziende, regolarmente autorizzate, che operano vicino allo stadio in occasione delle partite o degli eventi musicali. 64 attività che danno lavoro, in forma diretta ed indiretta, a più di 1.000 persone”.

I venditori di panini rappresentano il 65% degli ambulanti di San Siro. Il restante 35% sono i venditori di magliette, bandiere e gadgets
I venditori di panini rappresentano il 65% degli ambulanti di San Siro. Il restante 35% sono i venditori di magliette, bandiere e gadgets

Il punto della situazione lo riassume Luigi Leanza, presidente del Cda del Consorzio Operatori Stadio Milano: “con M-I Stadio era stata avviata, ed anche conclusa, un’interlocuzione per giungere al rinnovo dello spazio lavorativo per i 64 operatori ambulanti consorziati: il 65% nell’alimentare, il 35% nel merchandising: magliette, sciarpe, cappellini ecc. Con la disponibilità,  a fronte di un onere economico complessivo che, non va scordato, per gli operatori è di 860 mila euro all’anno (13.500 a testa, ndr),  sia ad accogliere le necessità future di riorganizzazione dell’area in relazione a possibili attività di cantierizzazione, sia ad accettare ulteriori punti vendita ufficiali di merchandising. Ma tutto questo è stato improvvisamente cancellato dalla trasmissione di un testo contrattuale definito unilateralmente da M-I Stadio e non modificabile. Con, in sostanza, il sacrificio degli operatori del merchandising ed una facoltà di esclusione discrezionale degli operatori riservata alle società sportive e a M-I Stadio. Un ‘prendere o lasciare’ che respingiamo al mittente”.

“A maggio, durante la trattativa – sottolinea Errico - per giustificare la richiesta di sacrificare gli ambulanti del merchandising, si era fatto capire che fossero in corso indagini su alcuni operatori. Ma non è vero, lo ha appurato il nostro legale: non esiste perciò, e va affermato con forza, alcun ostacolo di ordine giudiziario al rinnovo del contratto. Siamo davanti alla vecchia storia: pesce grande vuole mangiare pesce piccolo. Noi non ci stiamo”.

Il presidio fuori dallo stadio di venditori di gadgets e venditori di panini e bibite: accordo scaduto il 31 luglio con la società di gestione con di Inter e Milan
Il presidio fuori dallo stadio di venditori di gadgets e venditori di panini e bibite: accordo scaduto il 31 luglio con la società di gestione con di Inter e Milan

Consorzio Operatori Stadio Milano e Comitato dei Lavoratori Ambulanti contestano la pretesa che, dallo scorso 1° agosto, non vi sia più alcun diritto, da parte degli ambulanti, a poter operare nell’area al di fuori dello stadio di San Siro: “La bozza di contratto proposta – spiega Errico - contrasta con quanto deliberato sia dal Consiglio comunale sia dalla Giunta di Palazzo Marino (dicembre 2022 e gennaio 2023): con la chiara indicazione che si debbano tutelare gli ambulanti attualmente occupati e che sia necessario sottoscrivere accordi specifici in questo senso con le società proponenti, cioè Inter e Milan, soci di M-I Stadio. Indirizzo pienamente riconfermato quest’anno nelle deliberazioni comunali propedeutiche al progetto del possibile nuovo stadio. L’area nella quale lavorano gli ambulanti consorziati, ribadiamo regolarmente autorizzati ad operare, è di proprietà comunale ed è stata affidata in gestione mediante convenzione. L’orientamento del Comune di tutela e continuità dell’attività svolta è stato riaffermato nei protocolli ufficiali anche dalla Prefettura. Insomma: chi rappresenta le società calcistiche – e ci è parsa chiara la volontà di agire per acquisire il controllo commerciale dell’area antistante lo stadio - è tenuto a rispettare gli impegni assunti con le pubbliche istituzioni. E’ un atto dovuto agli ambulanti”.

“Ed è alle pubbliche istituzioni – conclude il portavoce del Comitato Lavoratori Ambulanti e presidente di Apeca – che ci appelliamo per favorire in tempi rapidi un intervento finalmente risolutore: facendo rispettare gli obblighi assunti e garantendo la continuità del proprio lavoro a imprenditori e famiglie - una tradizione, ormai storica, di oltre 60 anni - che non hanno certo paura delle novità e di più concorrenza”.