MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Omicidio di Sofia Castelli, il dolore nei fiori e nei tantissimi messaggi di amici e vip

L’ex fidanzato Zakaria Atqaoui era convinto di coglierla con un altro uomo. Si era procurato un mazzo di chiavi, cosa che porterà alla contestazione della premeditazione

Un uomo attacca un mazzo di fiori al cancello del condominio di corso Roma 100, dove Sofia è stata uccisa all’alba di sabato

Un uomo attacca un mazzo di fiori al cancello del condominio di corso Roma 100, dove Sofia è stata uccisa all’alba di sabato

Milano, 31 luglio 2023 – “Sto cercando di immedesimarmi nei genitori di Sofia. Penso al dolore inaudito, scioccante, inaccettabile che stanno provando. Penso che avevano accolto come un figlio il ragazzo che ha poi ha accoltellato la loro figlia. Un giovane italomarocchino che viveva senza genitori.

Avevano una mente aperta, volevano crescere la loro ragazza come cittadina del mondo ma hanno pagato un prezzo altissimo. E tutta questa storia avrà come conseguenza anche una crescente diffidenza verso ragazzi in difficoltà e volenterosi, italiani di seconda generazione, che hanno tanto bisogno di essere accolti”.

La riflessione è di Gabriella, medico di Cologno Monzese, tra le decine di persone che ieri si sono avvicinate al condominio di corso Roma 100 per lasciare mazzi di fiori, piante e peluche per Sofia Castelli. Accompagnati da tanti messaggi di affetto per la ragazza, morta a 20 anni, accoltellata dal suo ex fidanzato Zakaria Atqaoui che stando a quanto emerso finora si è appostato dentro casa della giovane, dove aveva vissuto per circa un anno e mezzo prima che la loro relazione già in crisi naufragasse definitivamente, e ha atteso che rientrasse dopo una notte trascorsa in discoteca con le amiche per poi ucciderla nel sonno con una raffica di fendenti alla gola.

Le indagini

I carabinieri della Compagnia di Sesto San Giovanni stanno vagliando le dichiarazioni rese dal giovane, che ha confessato il delitto poco dopo, e gli elementi raccolti nell’abitazione della vittima. Le indagini, coordinate dalla pm della Procura di Monza Emma Gambardella, sembrano andare verso una molto probabile contestazione della premeditazione, perché è plausibile che il ragazzo abbia utilizzato per entrare un mazzo di chiavi che avrebbe sottratto nella giornata precedente al delitto (la porta non aveva segni di effrazioni). Non solo: non ci sarebbe stato alcun litigio prima della scarica di fendenti, tanto che l’amica in casa, rientrata con Sofia, e che è ancora sotto choc, non ha sentito nulla.

La gelosia

Emerge un particolare: il 23enne era certo di coglierla in flagrante con un altro uomo. E nonostante Sofia sia arrivata con una amica avrebbe atteso che le due si addormentassero per portare a termine comunque il suo piano criminale. Il giovane è in stato di fermo, “un giovane ragazzo molto provato”, lo ha definito il suo avvocato Marie Louise Mozzarini, che ha spiegato che Atqaoui “ha risposto alle domande del magistrato ed è stato molto collaborativo” durante il primo interrogatorio. Quello di garanzia è previsto oggi.

Intanto non si fermano le lacrime per Sofia, nel quartiere che a un giorno dal delitto resta sotto choc, e sui social, dove si moltiplicano i messaggi di amici, personaggi famosi e sconosciuti.

Per Sofia scrive il rapper Lazza, che casualmente ha incontrato i genitori di lei sull’aereo, al ritorno dalla Sardegna. Ieri avrebbe dovuto essere una giornata di gioia, la giovane era attesa per i festeggiamenti del 50esimo anniversario di nozze dei suoi nonni materni, ma la sua famiglia ha abbandonato tutto per tornare indietro appena appresa la tragedia. "Che schifo che mi fanno certi esseri umani, riposa in pace Sofia, hai una famiglia splendida", posta Lazza.

Il rapper Vegas Jones pubblica invece un cuore bianco e una colomba: Sofia aveva scelto proprio una sua canzone, “Califlower”, come colonna sonora dell’ultima storia postata su Instagram al rientro a casa, sabato alle 5.58. L’ultima foto e l’ultima alba della sua vita. Tra i bigliettini lasciati sotto casa, quello "di una mamma che è anche un po’ la tua". Ce ne sono a decine, tutti per Sofia, studentessa lavoratrice che stava costruendo il suo futuro. Si dava da fare come commessa in un supermercato e in più accudiva i bimbi di una scuola dell’Infanzia. Un messaggio è firmato dal "personale e dai bambini che amavi tanto. Troppo presto sei stata strappata alla vita. Con tenerezza infinita ti ricorderemo, dolcissima Sofia".