
Gli addetti dell’azienda metalmeccanica di Cinisello in presidio alla Oxidal Bagno
Cinisello Balsamo (Milano), 16 luglio 2025 – “Siamo 25 lavoratori somministrati, a tempo determinato e indeterminato, prevalentemente dell’agenzia per il lavoro During presso l’utilizzatore Oxidal Bagno. Abbiamo un’anzianità anche superiore ai 10 anni di servizio”. Si presentano così gli addetti dell’azienda metalmeccanica di Cinisello Balsamo, che si occupa di ossidazione di alluminio, e che ieri mattina hanno protestato davanti ai cancelli e si sono riuniti in assemblea “per difendere i nostri diritti e un lavoro sicuro”.
Chi è il fondatore
Storica realtà a conduzione famigliare, l’azienda è stata fondata nel 1964 da Gianfranco Bagno. Riconosciuta oggi a livello nazionale e internazionale, si occupa del trattamento superficiale dell’alluminio e si distingue per un’elevata capacità produttiva. A gennaio ha celebrato i 60 anni di attività con l’avvio di un nuovo impianto automatizzato di ossidazione anodica con vasche di oltre 14 metri. Settanta tra dipendenti e collaboratori che hanno reso possibile nel 2023 un fatturato di oltre 8 milioni di euro e, negli anni, partecipazioni a progetti internazionali come il Mol di Budapest, la nuova Università di Boston, l’headquarter in Bicocca di Engie Italia.
Sostegno sindacale
Il gruppo di dipendenti esterni chiede una trattativa su due temi: sicurezza sul posto di lavoro e stabilizzazione dei contratti. Il presidio, sotto le bandiere della Felsa Cisl, contesta “l’inadeguatezza degli spogliatoi e l’insufficienza del numero di servizi igienici nel magazzino nuovo, l’inadeguata movimentazione manuale dei carichi, il malfunzionamento costante del carroponte, guanti da lavoro non adeguati ai rischi”. C’è poi il tema salariale. “Avvertiamo il mancato rispetto del principio di parità di trattamento economico e normativo, oltre al superamento dei limiti di contratti di somministrazione. Inoltre, a febbraio per due colleghi è cessato il rapporto di lavoro”.
Le rivendicazioni
Le richieste sono molteplici e vengono rivolte alle agenzie per il lavoro. “Chiediamo di agire con responsabilità il ruolo di datore di lavoro, quale rappresentano. Vogliamo condizioni di lavoro che rispettino la normativa vigente di salute e sicurezza, il ripristino della parità di trattamento e la regolarizzazione degli inquadramenti”. Infine, “l’apertura di un tavolo di trattativa basato su dialogo e partecipazione con le agenzie e la gestione partecipativa e condivisa delle possibili stabilizzazioni dei lavoratori somministrati”.