
Un concerto serale all’interno dell’area del Carroponte
Sesto San Giovanni, 16 giugno 2025 – L’impatto acustico, ambientale e di traffico del Carroponte diventa insostenibile per i residenti. Lo dicono i residenti del quartiere e il comitato del Rondò, dopo che è ripartita la nuova stagione estiva dell’arena di via Granelli.
Concerti a volume troppo alto e troppa movida. “In orario serale nella zona attorno al Carroponte, in considerazione del fatto che vi sono anche due ospedali, il piano di zonizzazione urbana prevede un limite di decibel di 55 – spiega Ruggiero Lamonaca, portavoce del comitato e abitante del quartiere - A più riprese diversi cittadini hanno effettuato delle misurazioni empiriche, con diverse applicazioni che si occupano di monitorare i decibel. Bene, questi decibel, in molti casi, hanno superato il limite previsto dalla zonizzazione urbana, che è stata approvata con un apposito regolamento comunale”.
Un disagio che viene portato direttamente all’attenzione del Comune, proprietario dell’arena estiva e stazione appaltante. “A fronte di tutto ciò il Comune non disciplina minimamente quello che è l’operato del Carroponte - continua Lamonaca - Io sono dell’idea che il diritto alla quiete dei cittadini e il diritto di lavorare del Carroponte debbano e possano coesistere, ma affinché ciò avvenga occorrono delle regole certe e un perimetro entro il quale i residenti possano richiamare i propri diritti e l’arena possa lavorare entro limiti certi sia in tema di decibel sia in tema di orari, che non debbano essere sforati ogni due per tre. E questo anche in tema di sostenibilità ambientale e responsabilità su questo tema anche da parte del Carroponte”.
Tra le richieste avanzate dei residenti della zona anche l’avvio di campagne di sensibilizzazione o pulizia aggiuntiva. “Nulla di tutto questo è stato attuato da parte del Comune che peraltro non ha inteso nemmeno concordare con il Carroponte un calendario di eventi da tenersi in giorni della settimana che fossero compatibili con il riposo dei cittadini che abitano nel quartiere attiguo. Sono d’accordo sulla tolleranza e non si chiede di non far lavorare il Carroponte – conclude Lamonaca -.Si chiede solo che il Comune svolga la sua funzione regolatrice nei confronti di un’azienda che gestisce un’attività all’interno di un giardino pubblico, dato in concessione. Il municipio avrebbe piena titolarità nel concordare di eseguire i concerti in determinati giorni della settimana che siano compatibili con il riposo degli abitanti del quartiere attiguo”.