
I residenti in zona piazza Fontana a Quinto Stampi hanno avvisato le forze dell’ordine. Intervento e ispezioni nei piccoli negozi da poco “salvati“ dal giro di vite dai giudici.
La "guerra all’alcol" dichiarata dal comune prosegue. Sabato sera la Polizia locale, chiamata dai cittadini per schiamazzi notturni, è intervenuta in piazza Fontana a Quinto Stampi, trovando un bivacco di giovani, quasi tutti stranieri. Gli agenti hanno effettuato controlli nei vicini minimarket, dove erano in vendita bevande alcoliche: è scattato il sequestro della merce.
"Quando la legge protegge chi crea degrado, il conto lo pagano i cittadini – spiega l’assessore alla Polizia Locale, Domenico Anselmo –. L’altra sera grazie alla segnalazione di residenti stufi di subire disordine sotto casa, la Polizia Locale è intervenuta in piazza Fontana per schiamazzi, bivacco e consumo di alcolici a cielo aperto. Risultato? Sempre lo stesso. Con l’ordinanza sugli orari sospesa dal Tar, alle 22 ci ritroviamo a rincorrere situazioni che quella misura aveva già iniziato a contenere. E c’è sempre il solito minimarket che finge di non capire: ordinanza o meno, il regolamento di Polizia Locale è un’altra cosa e le regole vanno rispettate".
Per la terza volta gli agenti hanno sequestrato birre refrigerate e non essendo ancora passati i 60 giorni dalla prima sanzione, non è scattata la sospensione dell’attività. "Per ora – aggiunge l’assessore –. Ma manca poco: loro continuano a sfidare le regole, noi continueremo a difendere la tranquillità dei cittadini. Un ringraziamento sentito ai ragazzi della Polizia locale per la collaborazione, la disponibilità e la professionalità che stanno dimostrando in questo periodo: il loro impegno quotidiano è fondamentale per garantire ordine e sicurezza".
Intanto l’Amministrazione è già al lavoro per chiudere definitivamente questa partita: "L’iter burocratico è avviato e la misura definitiva arriverà". Sui social lo scontro è aperto anche se sono in maggioranza coloro che sono a favore del “giro di vite“ sui minimarket. Lo scontro è cominciato con l’ordinanza di chiusura anticipata alle 19.30 per i minimarket che restano aperti fino alle 22. Ordinanza sospesa dal Tar dopo il ricorso di una decina di gestori dei minimarket, in quanto non vendono alcolici e non si ravvisa il problema sicurezza. Ma da quanto emerge invece gli alcolici vengono venduti comunque. Ora si attende per settembre per l’udienza al Tar.