LAURA LANA
Cronaca

Stop alla “malamovida“. No alcol, vetro, lattine

Durante gli eventi al Carroponte nell’area attorno all’arena vietata la vendita (dalle 17 alle 7) dal 2 giugno fino al 2 luglio.

Estate al Carroponte, nell’area attorno all’arena estiva sarà vietata la vendita di bevande, alcoliche e non, in contenitori di vetro e in lattina da asporto

Estate al Carroponte, nell’area attorno all’arena estiva sarà vietata la vendita di bevande, alcoliche e non, in contenitori di vetro e in lattina da asporto

Durante gli eventi al Carroponte, nell’area attorno all’arena estiva sarà vietata la vendita di bevande, alcoliche e non, in contenitori di vetro e in lattina da asporto. Il divieto sarà in vigore dal 2 giugno fino al 2 luglio, dalle 17 alle 7, nella zona che comprende le vie Venezia, Carducci, Granelli e Milanese. Un’ordinanza, firmata dal sindaco Roberto Di Stefano, in chiave anti-malamovida: per bere un drink si dovrà andare in un bar o restare nei dehor. I locali e le altre attività commerciali potranno infatti servire le bevande in vetro e lattina solo se consumate all’interno del locale o nei tavolini all’aperto autorizzati. "Questo per tutelare e valorizzare il diritto di godere di grandi eventi musicali, stimolando anche il senso civico e il rispetto delle regole, perché il divertimento non sfoci in comportamenti che potrebbero danneggiare gli altri", ha sottolineato Di Stefano.

La stagione al Carroponte si è aperta nei giorni scorsi e andrà avanti fino a settembre inoltrato tra concerti, feste, eventi a tema. "Le bottiglie di vetro e lattine che vengono consumate dagli acquirenti lungo i marciapiedi, le vie e le piazze, contribuiscono ad alimentare problemi di ordine e sicurezza pubblica, fenomeni di degrado urbano, danneggiamenti e imbrattamenti nonché incidenti con lesioni alle persone - si legge nell’ordinanza -. Ciò costituisce non solo fonte di pericolo per le persone che abitano in quelle aree, ma contribuisce anche a ingenerare una sensazione di degrado urbano, alimentando il disagio e il senso di vivibilità dei residenti e dei visitatori con la conseguenza di non poter liberamente disporre, in condizioni di sicurezza e di libertà, degli spazi pubblici che dovrebbero essere fruibili da tutti". La.La.