Rogoredo, da bosco della droga a Bosco della Musica: a che punto è il nuovo campus del Conservatorio?

Milano, l’assessore Pierfrancesco Maran detta i tempi del mega progetto di riqualificazione in via Monte Penice alle spalle della sede di Sky

L'area dove sorgerà il Bosco della Musica vista dal Cavalcavia Pontinia. A destra, il rendering del progetto firmato dallo studio Settanta7

L'area dove sorgerà il Bosco della Musica vista dal Cavalcavia Pontinia. A destra, il rendering del progetto firmato dallo studio Settanta7

Milano – “A Rogoredo prende forma il Bosco della Musica, il nuovo Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi”. Così l’assessore alla Casa e ai Piano quartieri di Milano Pierfrancesco Maran ha annunciato il cronoprogramma stabilito dalla Giunta per il mega progetto di riqualificazione in via Monte Penice tra i quartieri di Santa Giulia e Rogoredo

Vista dall'alto del Bosco della Musica nel progetto dello studio Settanta7
Vista dall'alto del Bosco della Musica nel progetto dello studio Settanta7

“Da due secoli – dice Maran – la sede del Conservatorio è, appunto, in via Conservatorio. Lì proseguiranno tutte le attività storiche ma, a fianco a essa, nasce una nuova sede a Rogoredo, che fa parte della strategia per coinvolgere tutti i quartieri con sedi di luoghi fondamentali della cultura e della formazione”.

Bosco della Musica

“Si chiamerà Bosco della Musica – prosegue l’assessore – perché nasce a fianco di quello che qualche anno fa era un bosco molto più malfamato e che oggi è un parco, quello di Porto di Mare, frequentabile per tutti". 

Il rendering dell'Auditorium del Bosco della Musica, progetto firmato dallo studio Settanta7
Il rendering dell'Auditorium del Bosco della Musica, progetto firmato dallo studio Settanta7

Il progetto

Il progetto, firmato dallo studio Settanta7, prevede la realizzazione di 4 edifici. Il più grande, su due piani, accoglierà aule didattiche, una sala concerti, e studi di registrazione. È prevista poi la costruzione di un auditorium da 400 posti, un edificio a scopo residenziale e un edificio per le aule didattiche nella Palazzina ex chimici, unica testimonianza rimasta delle acciaierie Redaelli che per più di un secolo ha occupato l’intera area. 

Il cronoprogramma

Per quanto riguarda le tempistiche, lo stesso Maran ha spiegato che “Nelle prossime settimane saranno ultimate le procedure amministrative per far partire la gara d’appalto. Entro la fine dell’anno contiamo d’iniziare i lavori che termineranno nel 2026”.