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Cronaca

Borgo e chiesa di San Francesco. Via ai lavori per il tetto e il sagrato

Pozzuolo, dopo un iter lungo due anni è arrivato anche l’ultimo ok della Sovrintendenza ai Beni ambientali. Il documento ufficiale segna l’avvio dell’atteso restyling del complesso religioso risalente al XIII secolo.

La chiesa di San Francesco L’ire per il restyling è iniziato nel 2024 Ora l’ok definitivo

La chiesa di San Francesco L’ire per il restyling è iniziato nel 2024 Ora l’ok definitivo

Un iter di quasi due anni e finalmente l’"ultimo ok" della Sovrintendenza ai Beni ambientali al progetto-bis, via libera ai cantieri per il rifacimento del sagrato e del tetto della Chiesa di San Francesco, il complesso monastico simbolo del borgo. Una prima stesura era stata bocciata dall’ente di tutela due anni fa, il progetto era stato rivisto e re inoltrato a inizio 2024, il documento ufficiale che accende il semaforo verde è arrivato a inizio settimana. "Finalmente - dice il sindaco Angelo Caterina - si può procedere. L’obiettivo quello di arrivare ai cantieri entro l’anno". Un intervento importante, fiore all’occhiello e da anni atteso. Il piazzale esterno dell’edificio religioso, risalente al XIII secolo, e oggetto negli anni di restauri che riportarono in superficie preziosi reperti e tombe, è oggi un disordinato parcheggio su cui si affacciano case di corte. A pochi passi la strada, e l’ingresso del paese. L’obiettivo, da subito, quello di un restyling che conferisse dignità all’intero complesso e che fosse in linea con le caratteristiche stilistiche e architettoniche della facciata monumentale. La macchina si era messa in moto una decina di anni fa, ai tempi del "salvadanaio ricco" dei fondi di compensazione Teem.

Ma l’operazione si arenò. Negli anni successivi un nuovo canale di finanziamento, legato all’ampliamento di un polo logistico sulla Cassanese. E il primo progetto: pavimentazione esterna, ridisegno del verde, arredo in stile, il nuovo tetto e qualche miglioria impiantistica interna. Il disegno fu inviato in Sovrintendenza e rispedito al mittente con richieste di modifica: al centro dei rilievi dell’ente di tutela soprattutto l’autobloccante scelto per la pavimentazione, ritenuto inidoneo. Indicazioni recepite, era stata elaborata, e inoltrata, la revisione.

Ed è passato un altro anno. "L’attesa è stata in effetti molto lunga - così l’assessore ai Lavori Pubblici Gian Paolo Olivari - . Sull’approvazione avevamo già avuto assicurazioni. Ma il documento ufficiale e scritto, che ci consente di procedere, è arrivato nei giorni scorsi". Il nuovo sagrato sarà in ciottoli di fiume e pavé anticato, arredi e verde saranno rivisti "e vi sono prescrizioni a corredo - ancora Olivari - da mettere in atto in caso di ritrovamenti archeologici. Ma non credo sarà necessario. Andiamo solo a pavimentare, e sarà uno scavo di calibro modesto". Urgente anche il rifacimento del tetto, che ha dato problemi di infiltrazioni. Obiettivo, quello di mantenere nella migliore delle condizioni di salute un complesso di grande valore storico e religioso.