
Gli interventi di polizia locale e protezione civile per i guasti elettrici
Sesto San Giovanni, 3 luglio 2025 – Nella notte tra martedì e mercoledì è stata ripristinata l’intera linea di illuminazione pubblica, constatando però, a causa delle interruzioni, la rottura di diverse lampade led e il blocco totale di alcuni semafori.
Diverse squadre Enel sono state impegnate, ancora fino a ieri sera, per riallacciare le varie linee danneggiate alla rete di distribuzione. Eppure, ancora alle 18,20, si verificava l’ennesimo blackout in via Corridoni.
Un’altra giornata difficile a Sesto, dove già la mattina risultavano situazioni critiche in via Don Minzoni, via Benedetto Croce, via Sacchetti 35, via Costa. Piazza Rondò è rimasta 21 ore consecutive senza energia. Proprio qui ieri mattina un’ambulanza della Croce Rossa ha trasportato diverse casse d’acqua nell’atrio di un palazzo.
Molti edifici, infatti, hanno registrando interruzioni nella fornitura idrica perché le autoclavi, fondamentali per portare l’acqua ai piani superiori, sono ferme a causa della mancanza di corrente elettrica. C’è anche chi è rimasto chiuso in ascensore. Polizia locale, Protezione Civile e Cri sono state attivate nelle zone di via IV Novembre, via Po, viale Rimembranze, via Don Minzoni e via Sacchetti, mentre le task force di Enel hanno continuato a lavorare in viale Casiraghi, via Buozzi, via Vittorio Veneto.
“Guasti causati dalle temperature estreme e dalla prolungata assenza di pioggia, che stanno mettendo sotto forte stress l’intera rete elettrica del Nord Milano”, spiega la società. Intanto, ieri mattina, chi ha provato a far colazione da Torti, la storica pasticceria sotto i portici di via Cesare da Sesto, ha trovato la saracinesca abbassata. “Sono 24 ore che manca l’elettricità. Pensa al macellaio che ha la carne nei frigoriferi, al pasticcere con torte, creme, gelati. Senza elettricità non funziona l’autoclave e dal terzo piano dell’edificio sono 24 ore che non hanno acqua”, spiegava un commerciante della zona. Guido Camozzi, dall’altra parte della città, è riuscito a restare aperto. Non senza contraccolpi.
“Da noi in Rondinella i blackout non sono stati lunghi: 10, 20, 25 minuti. Ma ne sono venuti quattro o cinque e mi hanno fatto saltare il motore di un macchinario che fa la crema da 1.800 euro – racconta il pasticcere di via Picardi –. A Sesto Vecchia e anche in fondo viale Casiraghi è stato molto più critico: mio figlio è rimasto due ore senza corrente”. Anche Il Gelatiere resiste. “In questi giorni spesso manca la corrente, creando vari disagi e anche alcuni danni dal punto di vista elettrico – conferma Antonio Romeo –. Per fortuna non così tanto da non poter aprire”. Alla periferia della città, in via Pisa anche le Poste ieri mattina sono rimaste chiuse.