NICOLA PALMA E MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Il funerale di Cecilia De Astis mentre i baby pirati tentano la fuga all’estero. I familiari della vittima: “Sono bambini. La società ha fallito”

Tre dei quattro minorenni avevano lasciato il campo rom. In corso le ricerche dell’undicenne. Il parroco al funerale: “L’indignazione c’è, non prevalga la rabbia”. La figlia della vittima: famiglie responsabili

Un fermo immagine ripreso dalle telecamere di via Saponaro, a Milano. Mostra i quattro ragazzini fuggire dopo l’incidente in cui ha perso la vita Cecilia De Astis

Un fermo immagine ripreso dalle telecamere di via Saponaro, a Milano. Mostra i quattro ragazzini fuggire dopo l’incidente in cui ha perso la vita Cecilia De Astis

MILANO – Per tre dei quattro piccoli pirati che lunedì erano a bordo dell’auto che ha investito e ucciso la 71enne Cecilia De Astis, la (tentata) fuga è stata brevissima: scappati nella notte dal campo rom di via Selvanesco in cui vivevano con le famiglie, sono stati raggiunti nel giro di poche ore. Manca all’appello l’undicenne. Nel frattempo gli altri tre (la bimba di 11 anni era con la nonna sulla A6 Torino-Savona, probabilmente diretta in Francia, mentre i due fratellini, il 13enne che alla guida della Citroen killer, e il 12enne, dormivano a terra in un campo nomadi abusivo di Beinasco, vicino Torino) sono stati riaccompagnati a Milano dagli agenti di polizia locale del Radiomobile guidati dal comandante Gianluca Mirabelli e poi collocati in comunità protette, d’intesa con la Procura minorile.

Poche ore dopo, nel primo pomeriggio, il quartiere Gratosoglio ha dato l’ultimo saluto a Cecilia De Astis nella parrocchia di San Barnaba che si è riempita di centinaia di persone. E la parola “bambini” è stata tra quelle più pronunciate, insieme a “speranza” e “amore”. “Il male e la morte sono gli unici nemici. Nessuna persona è da considerare nemica – ha sottolineato il vicario parrocchiale don Davide Bertocchi durante l’omelia –, questo è il più grande insegnamento di Gesù”. Neppure se “queste persone sono imprigionate dal male. Tanto meno dei bambini. Tanto meno bambini ai quali è stata negata l’infanzia e per i quali possiamo solo pregare e sperare che finalmente trovino qualcuno che sappia insegnare loro l’amore che vince il male”.

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A margine, uno dei figli di Cecilia, Filippo Di Terlizzi, ha spronato tutti a cercare “di fare qualcosa come Paese, dobbiamo prevenire questi eventi traumatici. Non è una morte casuale e poteva benissimo essere evitata. Ci vuole maggiore controllo del territorio”. Poi ha sottolineato che coloro che hanno investito sua madre “sono dei bambini, non avevano neanche 14 anni. Non possiamo mettere sulle loro spalle tutte la responsabilità del gesto”. E “dietro ai bambini c’è sempre la famiglia”, ha aggiunto il fratello Gaetano. Poi Lina, sorella di Cecilia, come se parlasse a lei ha detto: “Insieme abbiamo condiviso grandi dispiaceri, ma anche momenti belli che ci aiuteranno a sopportare dolore misto a rabbia per il fallimento del sistema della società di cui sei stata vittima”.

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La riflessione si è allargata al quartiere, una periferia difficile dove però “c’è speranza. Dai diamanti non nasce niente. Dal letame nascono i fiori e noi qui a Gratosoglio sicuramente non abbiamo diamanti. Ma abbiamo molti fiori. Non servono gli scatti di rabbia. Grazie Filippo e Gaetano che pur avendo il cuore gonfio non vi siete lasciati prendere. Certo, un po’ di indignazione ce l’abbiamo tutti e non può non esserci, ma non serve la rabbia”, ha continuato don Paolo Steffano, parroco della comunità pastorale, intervenuto citando De Andrè. “Qui servono fatti concreti”. Infine si è rivolto a Cecilia: “Mi permetto di affidarti le nostre speranze”. In serata, le ricerche del quarto minore in fuga erano ancora in corso. Potrebbe essere ancora in città, in compagnia della madre. Anche per lui verrà applicato l’articolo 403 del codice civile, che prevede il collocamento d’urgenza del minore in una comunità “nel caso si trovi esposto nell’ambiente familiare a grave pregiudizio e pericolo per la sua incolumità psico-fisica”.