
Baby Gang a bordo della Ferrari in arrivo al Carroponte
Insulti, calci e pugni ai poliziotti che avevano bloccato l’amico trapper Baby Gang, arrivato sabato sera su una Ferrari F8 Tributo rossa fiammante a noleggio da oltre 200mila euro al Carroponte di Sesto San Giovanni per il concerto con Nicky Jam - Morad, entrando dal lato riservato ai pedoni, transennato e sorvegliato da un cordone di steward, addetti alla sicurezza e forze dell’ordine. In manette è finito il rapper Néza, al secolo Anes Mihoub, 21enne di origini algerine nato a Legnano e residente a Castellanza, che con altri dello staff di Baby Gang aveva tentato di forzare il blocco della sicurezza, causando momenti di tensione. Ieri Néza è stato accompagnato al Tribunale di Monza per il processo con rito direttissimo, dove ha patteggiato la pena di un anno per resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall’aver commesso il fatto in un luogo aperto al pubblico. Erano le 21.30 quando Baby Gang ha forzato il cordone di sicurezza. Due steward sono rimasti lievemente feriti e si è scatenata una colluttazione tra loro e una ventina tra amici e addetti alla sicurezza dell’artista che, allontanati dagli uomini dell’aliquota del Reparto, al momento dell’arresto di Néza hanno reagito con lanci di bottiglie ferendo a una mano un agente del Reparto Mobile e un vice sovrintendente del Commissariato di Sesto San Giovanni. Gli inquirenti hanno acquisito i video delle telecamere, mentre l’auto è stata rimossa dalla polizia locale. Video circolati online testimoniano anche uno sputo rivolto al bolide da un giovane del pubblico. Il trapper ha poi postato su Instagram un ringraziamento alle forze dell’ordine presenti: "Baby Gang che ringrazia la polizia è la cosa più inaspettata di sempre". Néza è indagato per un agguato armato contro i buttafuori del locale Ritual di Castellanza (a fine maggio), mentre una sua guardia del corpo è stata arrestata per il possesso di una pistola con matricola abrasa. Stefania Totaro