MONICA AUTUNNO
Cronaca

Area ex Nokia a Cassina de’ Pecchi, la rinascita: là dove c’era la fabbrica spuntano fiori all’occhiello

Un complesso multifunzionale, residenze, verde e la prima sede di PizzAut. La sindaca: “Sono orgogliosa, sventato il rischio dell’arrivo di un polo logistico”

Un complesso multifunzionale, residenze, verde e la prima sede di PizzAut nell'ex area Nokia

Un complesso multifunzionale, residenze, verde e la prima sede di PizzAut nell'ex area Nokia

Il passato illustre nel settore delle telecomunicazioni e dei ponti radio, negli anni Sessanta e Settanta. Poi i decenni della crisi, delle spoliazioni, dei posti di lavoro cancellati, delle chiusure. Gli ultimi presidi dei lavoratori, le demolizioni, la fine di un’epoca. Dal 2018 il cammino della rinascita dell’area: oggi là dove c’era lo storico stabilimento Siemens, poi Nokia Siemens, di Cassina de’ Pecchi c’è un complesso multifunzionale che ospita commercio e ristorazione, residenza, parcheggi e verde.

Fra i fiori all’occhiello la prima sede di PizzAut e il polo di Martesana della food-tech company Cortilia. Alla fine ufficiale dei lavori mancano due palazzine, sul lotto 4. La nostalgia di chi ha assistito ai cambiamenti e al tramonto di un’epoca non è mai tramontata. Ma il degrado è cancellato. Ed è un blasone aver sventato "il rischio peggiore, quello dell’arrivo, su quell’area, di un polo logistico - la sindaca Elisa Balconi è tranchant - . I primi accordi lo prevedevano, indurre gli operatori a cambiare rotta fu, ed eravamo da poco insediati, tutt’altro che semplice. Cortilia opera là dove avrebbero dovuto arrivare i Tir. E sarebbe stato un disastro non solo per la nostra città, ma per l’intera zona della Martesana".

La trasformazione dell’area ex Nokia Siemens è emblematica del cambio di pelle di questa zona dell’hinterland. La storia, sulla grande area a sud della Padana superiore, era partita nei primissimi anni Sessanta, con la joint venture tra l’italiana Magneti Marelli e la statunitense Lankurt, e la nascita, era il 1964, della Società Generale di Telefonia ed Elettronica spa. I ponti radio i fiori all’occhiello, nei reparti produttivi ricerca, sviluppo, sperimentazione, entusiasmo. Nel 1971 la nascita di Gte Telecomunicazioni SpA, quindici anni dopo di Siemens Telecomunicazioni. Fra gli anni Novanta e i primi anni Duemila, in un panorama produttivo ormai irreversibilmente mutato, i giri di ramo d’azienda, l’avvento di Nokia Siemens Networks.

Poi le delocalizzazioni e la crisi, la parabola di Jabil, i posti di lavoro cancellati, il lungo e coraggioso presidio permanente davanti ai cancelli dei lavoratori, preludio della fine. L’ultimo saluto allo storico stabilimento, invitati amministratori, politici, tanti ex dipendenti, il 9 dicembre 2018. Infine le ruspe e la demolizione: 22 edifici, e decenni di storia industriale, abbattuti in pochi giorni. Nello stesso anno, capitanato da Officine Mak acquirente dell’area e dall’allora amministrazione comunale, partiva il maxi piano di intervento: supermercato, spazi commerciali, la pizzeria con i giovani ragazzi autistici sui primi lotti realizzati.

A passaggio di testimone fatto fra passata e attuale amministrazione comunale, i ribaltoni su alcune scelte: la logistica cancellata in favore di Cortilia, inaugurata il 4 maggio del 2022, e di un quartiere residenziale ancora in costruzione. Più volte "destinato" anche il capitolo oneri di urbanizzazione, sei milioni di euro: andranno nella nuova sede della Guardia Finanza (prevista a Cassina centro dall’amministrazione di Massimo Mandelli, traslocata a Sant’Agata dalla giunta Balconi e ormai in fase consegna cantieri), nel rifacimento dell’area del municipio e nel restyling energetico della scuola elementare di piazza Unità d’Italia.

Il ricordo del tempo che fu scorre sulla pagina web dell’associazione Ala, fondata a suo tempo dai "seniores" del polo tecnologico. Il progetto di rinascita prevede un "parco della memoria" del passato tecnologico con tabelloni sotto la storica torretta. Il lavoro ha mutato veste. "Ma c’è - ancora Balconi -. E anche questo lo rivendichiamo. Personalmente sono orgogliosa di quest’area. Il ricordo del passato può suscitare amarezza, è comprensibile. Ma siamo certi di aver governato al meglio una partita complicata. Sicuramente dal punto di vista urbanistico. Ma anche sul fronte occupazionale".