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Cronaca

Area B, svolta da ottobre scatola contachilometri anche su moto e scooter.Come funziona e deve utilizzare il Move-In

Palazzo Marino estende alle due ruote la possibilità già prevista per le auto. Restano esclusi solo i veicoli Euro 0 ed Euro 1 stoppati dalla Regione

I varchi Area B a Milano

I varchi Area B a Milano

Milano, 7 maggio 2025 –  Move-In si estende alle due ruote. La scatola conta-chilometri potrà essere installata anche sulle moto e sugli scooter che dal primo ottobre del 2025 non potranno più circolare in Area B. In questo modo il motociclista potrà sfuggire al divieto assoluto di circolazione nella zona a basse emissioni e potrà invece effettuare un determinato numero di chilometri. Proprio come avviene da tempo per le auto. Anche in questo caso i chilometri percorribili saranno attribuiti alle varie categorie in base al livello di emissioni. Restano comunque esclusi da questa possibilità i veicoli a due ruote Euro 0 ed Euro 1 a due tempi per i quali vige il divieto di circolazione in tutta la Lombardia, come si precisa nella nota diramata ieri dal Comune.

Quanto al calendario dei divieti che verranno e alla possibilità di attenuarli attraverso Move-In, dal primo ottobre del 2025 al primo ottobre del 2030, le limitazioni saranno estese alle moto a due tempi superiori a Euro 1, a quelle a quattro tempi fino all’Euro 3 e a quelle diesel Euro 0, 1 e 2.

“Il progressivo divieto alle moto – spiega il Comune – è coerente con l’evoluzione delle limitazioni nella Zona a traffico limitato già utilizzate per gli autoveicoli a benzina Euro 2, 3 e 4. Diversi studi scientifici, infatti, (per esempio TRUE Initiative, Parigi 2018) evidenziano che i motocicli Euro 4 possono emettere ossidi di azoto e monossido di carbonio in quantità paragonabili alle auto Euro 2 e 3 e molto superiori alle auto Euro 6. Per equità – prosegue la nota –, come già consentito alle auto, il Comune ha deciso di estendere la possibilità di aderire al MoVe-In anche alle moto e ai motorini. Il chilometraggio a disposizione per ciascuno in Area B, conteggiato 24 ore su 24 e non solo nei giorni di attivazione del provvedimento, è stato calcolato in base alle emissioni nocive rilasciate in coerenza con le politiche in atto per le auto. Queste limitazioni sono legate ai limiti fissati a livello europeo”. A Londra, nell’ampia area a traffico limitato attiva 24 ore su 24, possono circolare liberamente solo le moto superiori all’Euro 3, mentre le altre devono pagare un ticket di 12,5 sterline. Più simile a Milano la scelta di Parigi che vieta la circolazione dalle 8 alle 20 nei giorni feriali dei motoveicoli Euro 2 o inferiori. A Madrid, nella zona a traffico limitato, è sempre vietata la circolazione alle moto di classe inferiore all’Euro 2. Ad Amsterdam è vietata la circolazione dei veicoli a due ruote immatricolati prima del 2011 e dal 2030 sarà consentita solo a quelli elettrici. Il MoVe-In sarà un’opzione possibile anche per moto e scooter che entreranno in divieto in futuro: dal 2028 l’ingresso in Area B sarà limitato per gli Euro 3 quattro tempi a benzina e nel 2030 per gli Euro 4 due tempi a miscela, quattro tempi a benzina e a gasolio.

“La scelta operata dalla Giunta tiene conto di diversi fattori, da una parte la limitazione chilometrica – dichiara Arianna Censi, assessora comunale alla Mobilità – consente di mantenere entro limiti accettabili, in coerenza con gli obiettivi ambientali, l’impatto dei veicoli oggetto di deroga e nello stesso tempo offre la possibilità di usare ancora la moto, per brevi percorsi, a chi non può permettersi di acquistarne una meno inquinante. Dall’altra, dobbiamo andare avanti col percorso intrapreso e che è utilizzato anche in altre città europee”. Critici i leghisti Samuele Piscina e Silvia Sardone: “Sconcertante che il centrosinistra voglia far passare questa follia come una soluzione al problema a cui stanno sottoponendo 75.000 motociclisti”.