VALENTINA TARANTINO
Cronaca

Dottò, roba da ciclorivoluzionari: “Hai voluto la bicicletta? E ora te la parcheggiamo”

L’associazione Scintilla è nata per facilitare chi vive Milano pedalando. Dal supporto ai negozi per installare rastrelliere all’innovativo progetto di posteggi rimovibili con check-in e vigilanza

Dottò, il sistema di parcheggio temporaneo per biciclette

Dottò, il sistema di parcheggio temporaneo per biciclette

Milano - Rendere la mobilità sostenibile davvero sostenibile per chi la sceglie: da questa idea, e da una grande passione per le due ruote, nel 2024 è nata a Milano l’associazione di promozione sociale (aps) “Scintilla Cicloprogetti“.

Presieduta da Luigi Costanzo, è stata fondata da un gruppo di sette amici che desiderano rendere la città più a misura di ciclista. “I servizi che ci piacerebbe contribuire a implementare sono moltissimi - spiega Tommaso Stefanelli, tra i cofondatori –. Ad esempio un sistema di noleggio integrato con strutture ricettive bike friendly, che consenta ai turisti di visitare Milano pedalando. O la trasformazione di un intero quartiere della città in bike distric, con infrastrutture che incentivano l’utilizzo di questo mezzo di trasporto”.

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Luigi Costanzo, Tommaso Stefanelli e Andrea Iotti

Accanto ai progetti ancora in attesa di concretizzarsi, ce ne sono due che Scintilla ha già reso realtà. Il primo, “RastrellaMi“, è pensato per facilitare gli esercenti milanesi che vogliano installare rastrelliere in corrispondenza dei propri negozi. Gli operatori di Scintilla si fanno carico del disbrigo delle procedure burocratiche, sfruttando specifiche agevolazioni del Comune, e mettono a disposizione la consulenza di un architetto. Ma il progetto più rivoluzionario si chiama “Dottò“: un sistema di parcheggio temporaneo per biciclette. E il nome, sì, richiama proprio l’ossequiosa apostrofe tradizionalmente rivolta dai parcheggiatori – più o meno abusivi – ai conducenti in cerca di un posto per la propria auto.

“L’idea nasce da una mancanza che i ciclisti sperimentano quando decidono di recarsi a un evento in bici: quella di parcheggi loro dedicati – chiarisce Stefanelli –. Spesso, l’unica soluzione è agganciare il proprio mezzo a cancellate o pali, il che causa disordine e peraltro, in caso di grande affluenza, espone al rischio di furti. D’altra parte, sarebbe inutile dotare stadi e altri luoghi di aggregazione di rastrelliere permanenti che, fatti salvi pochi giorni all’anno, resterebbero inutilizzate. Così, ci siamo ispirati a un metodo che sta avendo successo in Francia, tanto da essere stato utilizzato anche durante i giochi olimpici: quello di allestire parcheggi temporanei dove serve, grazie all’uso di rastrelliere mobili e facilmente impilabili per il trasporto. Ma non finisce qui: per evitare furti, abbiamo pensato di sottoporre questi posteggi a vigilanza”.

Il funzionamento di “Dottò“ è semplice: il ciclista raggiunge il parcheggio e fa un breve check-in, durante il quale riceve un token per accedere nuovamente all’area a evento finito. Un valletto, poi, lo accompagna a parcheggiare la bici, in modo che tutte le rastrelliere siano riempite al massimo della loro capienza. Risultato: veicoli in ordine e al sicuro.  Il progetto, realizzato grazie alla sponsorizzazione di Nilox – tra i marchi di riferimento del gruppo Esprinet sul mercato della mobilità hi-tech e delle due ruote – ha debuttato lo scorso fine settimana al MiAmi Festival. “Sappiamo che, normalmente, a questo ritrovo partecipano molti ciclisti, visto il clima giovane che si respira e la possibilità di raggiungere l’Idroscalo da Milano grazie alle piste ciclabili – nota il presidente di Scintilla, Costanzo –. In effetti, il riscontro è stato molto positivo. E noi siamo felici di aver migliorato l’esperienza di chi si sposta in bici con Dottò, un’idea in cui Nilox ha creduto sin dal primo momento”.

Dal 18 giugno al 30 luglio, il servizio sarà disponibile al Parco della Musica di Novegro, in occasione dei concerti estivi. Ma Scintilla guarda già oltre: “Il prossimo passo sarà sicuramente la digitalizzazione del check-in, magari tramite una piattaforma che consente di prenotare in anticipo”, dice ancora Stefanelli. La componente umana, però, resta fondamental:. “Pensiamo che il nostro progetto possa avere una valenza sociale, oltre che ambientale. Per questo, accanto ai valletti volontari, abbiamo coinvolto una cooperativa che si occupa di reinserimento lavorativo, in modo da offrire a chi ne ha bisogno un’opportunità, per quanto piccola, di reinventarsi professionalmente”.