MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

San Donato, il buco nero delle case occupate: blitz e sgombero della polizia locale

Nel fine settimana i soliti ignoti hanno forzato un appartamento: vigili allertati dai residenti

D’estate come sempre tornano in forze gli abusivi in cerca di case da occupare

D’estate come sempre tornano in forze gli abusivi in cerca di case da occupare

San Donato Milanese (Milano) – ​​​​​​Casa occupata e liberata dalla polizia locale in poche ore. Nel fine settimana, ignoti hanno forzato la porta d’ingresso di un alloggio, provocando ingenti danni, sostituito la serratura e trasformato l’appartamento in abitazione propria, a costo zero. Il blitz degli abusivi è stato rapido, ma altrettanto veloce è stato l’intervento delle forze dell’ordine. Grazie alle segnalazioni tempestive di alcuni residenti, che hanno notato movimenti sospetti e segni evidenti di effrazione, l’occupazione è durata pochissimo.

Gli agenti della polizia locale sono intervenuti nella palazzina di via Unica Bolgiano, sorprendendo all’interno una coppia di origine extracomunitaria, priva di documenti e irregolare sul territorio italiano. “Sono in corso accertamenti sulla vicenda per capire come è potuto succedere e così velocemente – fanno sapere dal Comune – nell’ambito di una campagna di controlli mirati sul territorio”. Il fenomeno delle occupazioni abusive di case “vuote” non è nuovo nel Sud Milano e interessa in particolare gli alloggi di proprietà di enti pubblici, come Aler o i Comuni. Spesso si tratta di abitazioni non ancora riassegnate dopo uno sfratto o in attesa di manutenzione, che diventano preda di chi cerca un tetto con metodi illegali.

Un caso emblematico è quello di Rozzano, città che ospita il più grande quartiere popolare d’Italia – e tra i maggiori d’Europa – con oltre settemila alloggi. Qui le occupazioni abusive rappresentano una piaga storica: alcune famiglie vivono in alloggi popolari senza titolo da più di trent’anni. Negli ultimi mesi, la Giunta Ferretti ha intensificato i controlli, procedendo con decine di sfratti e intervenendo in tempi rapidi per sgomberare le nuove occupazioni.

Ma le cosiddette “occupazioni storiche” restano un nodo difficile da sciogliere. Molti occupanti pagano un’indennità mensile concordata, altri non corrispondono alcun contributo. “Ormai ci sono occupanti che hanno sessanta, settanta e persino ottant’anni – racconta un residente –. Non lasciano mai l’abitazione, nemmeno per le vacanze, per paura che venga presa da altri. I miei genitori vivono in una casa occupata dai primi anni ’90: dovrebbero regolarizzare la loro posizione, ma non avrebbero la possibilità di sostenere un affitto sul mercato libero”.

A Rozzano, l’allerta resta costante. Secondo i dati ci sono ancora almeno sessanta appartamenti vuoti e blindati, considerati al momento non assegnabili per motivi strutturali o burocratici. Tuttavia, il solo fatto che esistano abitazioni chiuse e inutilizzate costituisce un forte richiamo per chi cerca un’occupazione abusiva.