
L’accusa del sindacato inquilini Sicet: servono due milioni per sistemare le sette abitazioni di via Adda "Abbiamo svolto un censimento degli appartamenti pubblici, civico per civico. Ora si deve intervenire".
I numeri impietosi dell’ultimo bando: 166 domande 24 alloggi assegnati, l’emergenza sfratti corre sull’Adda. L’aggiornamento estivo del Sicet, aggiunge "31 appartamenti vuoti", "23 dei quali a Trezzo", spiega Gianluigi Colombo, referente d’area del sindacato inquilini. Gli altri sono fra Vaprio, Grezzago, Pozzo, Trezzano Rosa. "A spasso ci sono 152 nuclei, esplode la richiesta e la risposta copre solo il 10% del fabbisogno".
In città per il Sicet "serve un piano da 2 milioni per sistemare 7 abitazioni vuote nel complesso di via Adda 7 – ancora Colombo – alloggi grandi con due bagni e due camere da letto, che potrebbero ospitare famiglie numerose e invece sono lì fermi. Per questo alla ripresa dalla pausa estiva chiederemo al Comune di cercare finanziamenti. Lo stato dell’arte è così grave che serve un restyling completo, le infiltrazioni hanno creato grossi danni".
Non solo. La “ricetta Sicet“ si allarga all’autocostruzione, la palazzina di via Allende diventata un incubo per 12 famiglie che vi hanno lavorato per più di 15mila ore per ritrovarsi "con un rudere e senza un tetto sopra la testa". Avrebbero dovuto pagare la con il proprio impegno e con dieci anni di affitto a riscatto. Questi erano i patti sottoscritti vent’anni fa. Per 18 mesi andò tutto secondo i piani, poi i guai: il crac della coop, il blocco cantiere, e niente denaro. Avanzamento dei lavori fermo al 75% e di lì non ci si è più mossi. La Giunta di centrodestra sconfitta alle elezioni del 2024 aveva destinato il piccolo condominio a fini sociali e ora il sindacato chiede appartamenti per l’emergenza, una soluzione per chi finisce in mezzo alla strada, case per il dopo di noi e il resto per un dormitorio pubblico "di cui in questa zona c’è assoluta mancanza". "Nei mesi scorsi abbiamo fatto un lavoro davvero enorme – ancora Colombo – per verificare la situazione abitazione per abitazione, numero per numero. Dove ci sono casi su cui intervenire vorremmo che fosse fatto al più presto". "Alloggi vuoti per anni significano meno introiti per i bilanci pubblici per affitti non incassati. E, inutile dirlo, sono una risposta mancata alle necessità di tanta gente".
Il Sicet ha chiesto all’amministrazione anche di destinare il 20% dei terreni edificabili alle cooperative o agli alloggi comunali, "un progetto da inserire nel Piano di governo del territorio in itinere".
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