Milano, 13 novembre 2024 – Ha voluto rendere dichiarazioni davanti al giudice nel processo con rito abbreviato, sostanzialmente ammettendo i fatti e parlando di problemi familiari e personali, l’ormai ex conduttore radiofonico Andrea Piscina, 25 anni, arrestato il 13 giugno scorso per produzione di materiale pedopornografico e violenza sessuale nei confronti di minori.
Stando alle risultanze delle indagini l’ex conduttore adescava ragazzi, su piattaforme social come telegram, presentandosi con falsi nomi come “Alessia”, “Anna” e “Sara”.
Nella prossima udienza del 19 dicembre, davanti al gup Roberto Crepaldi, le parti discuteranno sulle contestazioni dell’inchiesta del pm Giovanni Tarzia, che ha coordinato gli accertamenti del Nucleo specializzato sui crimini informatici della Polizia locale. Sui dispositivi del giovane, che era pure allenatore in una polisportiva, e quindi aveva diverse occasioni di frequentare i giovanissimi, erano state trovate oltre mille immagini riconducibili a bambini e ragazzi di età compresa tra i 9 e i 14 anni.
La denuncia
A dare il via all’indagine era stata una denuncia presentata nell’estate 2023 dalla madre di un ragazzino che frequentava la polisportiva e che si era accorta di “attenzioni“ insolite ed eccessive. Nella prima fase dell’inchiesta era stata individuata subito una vittima, anche se le immagini al vaglio, poi, erano centinaia e centinaia, e nel successivo lavoro investigativo gli inquirenti avevano identificato altri due minori che sarebbero stati adescati attraverso la sua attività nella polisportiva.
Nel processo su tre persone offese individuate si sono costituiti come parti civili i familiari di due bambini. Piscina, difeso dall’avvocato Valentina Di Maro, ha anche già offerto una somma come risarcimento e sta seguendo un percorso in carcere.
La radio
L’ex conduttore, fratello del consigliere comunale milanese della Lega Samuele Piscina (totalmente estraneo all’inchiesta), conduceva con successo un programma su Rtl 102.5, oltre ad essere un esperto informatico. L’emittente, dopo aver fatto sapere di avere appreso “con incredulità e sgomento” la notizia dell’arresto, aveva subito deciso “di sospendere in via cautelativa il conduttore”.
La prossima udienza entrerà nel vivo delle contestazioni.