
Elisabetta Nigris, presidente della Commissione Speciale contro i fenomeni d'odio a Palazzo Marino, e Liliana Segre che sarà invitata alla prossima seduta al Memoriale della Shoah
Milano – “C’è un’allerta antisemitismo”. Parole di Elisabetta Nigris, presidente della Commissione speciale per il Contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio del Comune, consigliera comunale del Pd e docente dell’Università Bicocca, attualmente delegata dell’Ateneo per la formazione degli insegnanti. L’idea della Commissione è nata lo scorso 27 gennaio, nel Giorno della Memoria, dopo un dibattito sull’antisemitismo e sul linguaggio d’odio, ispirandosi alla Commissione del Senato voluta dalla senatrice Liliana Segre.
Presidente Nigris, tanti episodi di antisemitismo in città negli ultimi mesi. È preoccupata?
“I fatti degli ultimi mesi ci hanno messo di fronte a episodi esecrabili: attacchi a persone appartenenti al popolo ebraico. Siamo di fronte a un preoccupante acutizzarsi del fenomeno dell’antisemitismo in Italia e in particolare a Milano. Ad esempio, il consigliere comunale Daniele Nahum è stato oggetto di attacchi inaccettabili. Naturalmente gli ho espresso la mia solidarietà, così come molti esponenti della Commissione. Dunque c’è un’allerta antisemitismo. Non a caso la prima persona che abbiamo invitato è stata Milena Santerini, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano e inspiratrice, con Liliana Segre, della Commissione di Palazzo Madama per combattere antisemitismo e violenza sulle donne”.
È in programma qualche iniziativa della Commissione comunale contro l’antisemitismo?
“Stiamo pensando a una seduta della Commissione all’interno del Memoriale della Shoah, al Binario 21 della Stazione Centrale, in collaborazione proprio con la vicepresidente del Memoriale Milena Santerini”.
Ci sarà qualche ospite specifico? Ci potrebbe essere Liliana Segre?
“Se riusciremo a coinvolgere la senatrice Segre, io sarò la persona più felice del mondo. Spero che per raggiungere questo obiettivo ci dia una mano la Santerini, che di sicuro parteciperà a quella seduta della commissione. Cercheremo di coinvolgere anche il Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea) e la Polizia Postale. Sì, perché il linguaggio d’odio viene veicolato soprattutto sui social in Rete”.
Antisionismo e antisemitismo. Complicato distinguere le legittime critiche al Governo israeliano agli attacchi agli ebrei in quanto popolo?
“Siamo di fronte a un fenomeno epocale e drammatico ed è difficile prendere posizioni da aut aut o da bianco e nero. Per rispondere alla sua domanda, non può essere considerato un antisemitismo ogni dichiarazione critica o notizia relativa al Governo di Israele. Dall’altra parte, ogni parola o atto d’odio specificamente rivolto a gruppi considerati “fragili“, va denunciato. Ma bisogna sempre entrare nel merito dei singoli episodi. È sbagliato generalizzare o soffiare sul fuoco”.
Lo slogan “Dal mare al fiume, la Palestina sarà libera“ è antisionismo o antisemitismo?
“Rispondere a questa domanda presuppone un giudizio storico-politico più grande di noi. Sono parole che sottendono fenomeni storici, politici e diplomatici che assumono significati e valori diversi a seconda che a pronunciarli siano un rappresentante dell’Onu, un docente universitario o un attivista di una delle parti”.
Altri progetti allo studio della Commissione?
“Stiamo cercando di fare una mappa delle buone pratiche, mettendoci in rete con gli altri Comuni che stanno lavorando su questi temi. L’obiettivo ulteriore è arrivare a scrivere un Protocollo di Milano su azioni concrete sul contrasto dell’odio”.
Un altro fenomeno che vi preoccupa oltre l’antisemitismo?
“I femminicidi. A giugno, a Milano, ce ne sono stati cinque. Numeri allarmanti”.
E i siti Mia Moglie e Phica?
“La Commissione ha già suggerito che servono leggi più severe per punire duramente e prontamente i responsabili di siti del genere”