
La donna è stata vittima di una lunga serie di aggressioni fisiche e psicologiche
Milano, 17 settembre 2025 – Una lunga serie di aggressioni fisiche alla compagna. La prima è avvenuta, secondo le denunce, nel gennaio 2023 in un ristorante di corso Garibaldi. L'ultima poco meno di due mesi fa, a fine luglio 2025, è andata in scena in un albergo di Dubai: la vittima ha riportato la frattura della mandibola e una prognosi superiore a 40 giorni. Per questo, martedì 16 settembre il cinquantaduenne A.R., noto uomo d'affari di origine iraniana, è stato arrestato dai carabinieri e messo ai domiciliari nella sua abitazione in pieno Quadrilatero della Moda, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate emessa dal gip Roberto Crepaldi su richiesta dell'aggiunto Maria Letizia Mannella e del pm Alessia Menegazzo.
Le accuse
Come emerge dagli atti dell'indagine, l’uomo avrebbe agito spesso sotto effetto di alcol e stupefacenti, a volte anche davanti ai figli minorenni della donna quarantaseienne, minacciata con frasi come "Ti taglio la testa e la mando a tua madre". Nel corso di un litigio in un ristorante di corso Garibaldi, datato 19 gennaio 2023, avrebbe preso per il collo la compagna, "cercando di strozzarla". In un'altra occasione, si sarebbe avventato su di lei con un appendiabiti in pugno, dicendo che le avrebbe "spaccato la testa". E arriviamo all'aprile 2024: sempre stando alle ricostruzioni messe nero su bianco dalla vittima nelle denunce, il cinquantaduenne avrebbe picchiato la donna, "trascinandola a terra e provocandole un'ustione al ginocchio".
L'aggressione in aeroporto
Un paio di mesi dopo, il 21 giugno, la scena dell'ennesimo raid si è spostata all'aeroporto di Nizza: lì la donna è stata colpita con un pugno al volto, dopo essere stata offesa con frasi come “sei una stupida”, “sei una donna delle pulizie molto costosa”, “io con una stupida che sbaglia il terminal non ci sto”, “il mio intento è di punirti”. Due giorni dopo, l'uomo ha fatto irruzione nell'abitazione della donna, in zona Città Studi, e l'ha presa a schiaffi, per poi gettare valigie e oggetti nel cortile condominiale.

Le botte a casa e a Dubai
Il 19 agosto 2024, l’uomo avrebbe picchiato la compagna nella casa del Quadrilatero, buttandola a terra con un calcio allo sterno e poi colpendola "più volte con pugni alla testa, al collo e alla schiena". Non è finita: il cinquantaduenne l'avrebbe poi trascinata per i capelli e l'avrebbe strattonata afferrandola per la maglietta e per la catenina che indossava. In quell'occasione, alla quarantaseienne erano state diagnosticate una frattura chiusa dello sterno e contusione di sedi multiple, con una prognosi di 25 giorni. E arriviamo all'estate del 2025. Stavolta la coppia è insieme a Dubai. Il 29 luglio, nel corso di un litigio, il 52enne avrebbe spinto la donna su un divano e le avrebbe assestato diversi morsi sul volto, per poi sferrarle un cazzotto in faccia che le ha fratturato la mandibola.
Le valutazioni del gip
Per il giudice, "non solo emergono una pluralità di episodi di violenza efferata, dalla quale sono conseguiti tre ricoveri della parte offesa, ma numerosissime liti con l’indagato nel corso delle quali quest’ultimo non esitava a minacciare, ingiuriare, offendere e umiliare la persona offesa come donna, come compagna e come professionista. E ancora: "Alla violenza fisica si aggiunge quella economica: nel corso delle liti, infatti, l’indagato ha reiteratamente fatto leva sul differente status economico, vuoi appellandola come “donna delle pulizie molto costosa”, e ribadendo la propria volontà di avere indietro i doni costosi che l’uomo le avrebbe fatto nel corso della relazione". Conclusione: "Si tratta di episodi reiterati nel tempo, gravissimi, che hanno certamente determinato un regime di vita gravemente vessatorio e mortificante per la parte offesa e reso per quest’ultima dolorosa la convivenza, a prescindere dal fatto che quest’ultima possa esternare questa sensazione".